Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

L'ass. Theiner in merito alla Giornata Internazionale della Lotta alla Povertà (17 ottobre)

L’assessore provinciale alla famiglia, sanità e politiche sociali, Richard Theiner, ha diramato una nota in occasione della “Giornata Internazionale di Lotta alla Povertà” che si celebra lunedì 17 ottobre.

Lunedì 17 ottobre ricorre la Giornata Internazionale di Lotta alla Povertà

Nella sua presa di posizione l’assessore sottolinea che da circa 15 anni è stato coniato il termine della “nuova povertà“ che sta ad indicare persone che pur avendo un posto di lavoro hanno difficoltà ad arrivare alla fine del mese.

“La lotta alla povertà relativa da reddito però non rientra tra i compiti istituzionali dell’assistenza sociale“, sostiene l’assessore alle politiche sociali Richard Theiner.  “Per le persone che lavorano lo stipendio deve essere in grado di garantire una vita dignitosa senza che debbano richiedere ulteriori prestazioni sociali. Sappiamo tutti che in Alto Adige i prezzi sono alti. Se lo stipendio non permette una vita decente abbiamo bisogno di contratti integrativi ai relativi contratti collettivi nazionali.“

Lo scopo dell’assistenza sociale. ribadisce l’assessore Theiner, è quello di intervenire immediatamente in situazioni d’emergenza, ma non può essere trattato come un elemento stabile dello stipendio. “L’assistenza economica sociale in Alto Adige è unica in Italia. Non può compensare un reddito basso, ma è la rete più bassa della garanzia sociale.“

“Questa rete è sempre più esposta a carichi pesanti” prosegue la nota dell’assessore Theiner “secondo i dati pubblicati dall’ASTAT un quarto delle famiglie altoatesine è considerato a rischio povertà e dispone di meno del 60 % del reddito medio. Grazie alle prestazioni sociali il rischio povertà si è ridotto dal 25,3 % al 17,9 % delle famiglie.

Ma questa compensazione porta con sé degli effetti indesiderati: nel 2010 l’assistenza economica sociale (reddito minimo sociale e contributo al canone di locazione) è aumentata del 25 % nell’arco di un anno, in cifre circa 24 milioni di euro sono stati erogati a circa 9.700 famiglie”.

Il trend purtroppo continua, anche se con meno intensità. Stiamo tentando di correggerlo potenziando un’assicurazione di base che tenga conto delle esigenze delle persone e che comprende tutte le attuali prestazioni”, dice l’assessore “Il vantaggio è che il cittadino riceve l’aiuto di cui ha bisogno in maniera più rapida e mirata. Ripeto però che il nostro obbiettivo prioritario  devono essere contratti integrativi ai relativi contratti collettivi nazionali, in modo che non aumentino i casi di nuove povertà.”

La “vecchia povertà” ha un viso più crudele della “nuova povertà“ che spesso è anche una povertà nascosta: È il viso che s’incontra per strada, nelle strutture di accoglienza. Queste persone che si trovano in fasi difficili della loro vita, spesso non entrano in queste categorie per le quali è prevista l’assistenza economica sociale.

Esistono diverse organizzazioni pubbliche e private che si occupano delle persone in difficoltà, tra i quali spesso ci sono persone senza dimora, detenuti ed ex-detenuti, disabili, malati psichici, tossicodipendenti e alcol-dipendenti. Gli interventi si attuano direttamente nei luoghi del disagio, ovvero sulla strada, contattando e cercando di allacciare una relazione di fiducia con le persone per inviarle poi ai servizi.

Nelle strutture pubbliche per senza dimora a Bolzano, Merano, Bressanone e Brunico ci sono 225 posti a disposizione. 732 donne e uomini – tra i quali 300 stranieri – hanno usufruito di questo servizio.

Una via d’uscita dalla spirale della povertà, dell’esclusione sociale e della mancanza di alloggio potrebbe essere offerta dalle cooperative sociali con la possibilità di compiere dei percorsi formativi  per riacquisire le abilità professionali ed i posti di lavoro. Questo permette a loro di guadagnare uno stipendio e di raggiungere una autonomia economica sperando di poter poi trovare lavoro nelle aziende del settore non-profit.

L’Assessorato alla famiglia, sanità e politiche sociali sostiene e cerca di combattere situazioni di povertà ed emarginazione grave in forma indiretta concedendo contributi ad enti pubblici e privati che operano in questi settori. Nel 2011 sono stati erogati contributi a questi enti per un ammontare di circa 2 milioni di euro. Le cooperative sociali di inserimento lavorativo di persone svantaggiate sono state sostenute dalla Provincia con più di  3 milioni di euro.

 

FG


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