Giornata dell’Autonomia 2014

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Manovra, Bizzo a Roma: "Le Regioni più virtuose non vengano penalizzate"

Nonostante il via libera del Senato, il clima attorno alla manovra finanziaria continua ad essere molto teso. Oggi (8 settembre) l'assessore alle finanze Roberto Bizzo ha partecipato a Roma alla Conferenza delle Regioni. "L'abolizione delle Province non ci riguarda - spiega Bizzo - mentre consideriamo grave l'ipotesi di alleggerire il patto di stabilità per le Regioni del sud. Non è giusto che i più virtuosi vengano penalizzati".

"La Giunta provinciale si è sempre dichiarata disponibile a fare la propria parte di sacrifici per risanare i conti pubblici - prosegue Roberto Bizzo - ma deve prevalere un principio di proporzionalità e di giustizia che questa manovra non rispetta". Fra i tanti argomenti di scontro fra il governo nazionale e gli enti locali, oggi ne è emerso uno nuovo. "La Conferenza delle Regioni - spiega l'assessore alle finanze - ha approvato un ordine del giorno con il quale si chiede di togliere un passaggio riguardante il patto di stabilità inserito all'ultimo nella manovra. In sostanza, secondo la proposta governativa, il patto di stabilità verrebbe allentato per le Regioni del sud nella parte riguardante i fondi di sviluppo regionale. I costi di questa misura sarebbero non solo a carico dello Stato, ma anche delle altre Regioni, in particolare di quelle più virtuose. Non è giusto che chi ha amministrato meglio venga penalizzato, e per questo motivo anche la Provincia di Bolzano chiederà che il patto di stabilità venga applicato a tutti in maniera uguale".

Durante l'incontro di oggi, le Regioni italiane hanno espresso la loro preoccupazione per una manova che, spiega Bizzo, "rischia di mettere in ginocchio i servizi per i cittadini. Sono in programma forti azioni di protesta, mentre la Conferenza delle Regioni ha avanzato una propria proposta di autoriforma degli enti locali". Nessun effetto concreto, invece, per Bolzano e Trento, dal ddl approvato dal Consiglio dei Ministri che abolisce le Province e introduce le unioni dei comuni. "Questa norma non si applicherà nelle nostre due Province - conclude Bizzo - che godono di una particolare tutela in virtù dello Statuto di Autonomia. Dal punto di vista finanziario, invece, resta fermo il principio che ogni discussione con il governo deve essere intavolata partendo dall'Accordo di Milano".

mb


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