Politica | 11.08.2011 | 12:51

Durnwalder a Falzes/1: sacrifici per uscire dalla crisi

"L'Italia è in una situazione molto difficile. Anche la Provincia di Bolzano, nonostante i dati economici continuino ad essere sopra la media, deve essere pronta a fare sacrifici, perchè se la barca affonda, affondiamo tutti insieme". Così il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder, durante la tradizionale conferenza stampa estiva di Falzes, ha analizzato l'attuale situazione economica, sottolineando la necessità di un "governo più stabile". Per quanto riguarda la discussione relativa ai costi della politica, Durnwalder ha ribadito che "tutti devono partecipare agli sforzi per contenere il debito, a partire proprio dai politici, ma che non sarà la riduzione di queste spese a salvare i conti dello Stato".

L'Italia è uno dei grandi "malati" dell'Unione Europea, e la crisi dei mercati di questi giorni sta mettendo in seria difficoltà tutto il paese. Il presidente della Giunta provinciale Luis Durnwalder, pur definendo "molto difficile" la situazione italiana, ricorda che "si tratta comunque di uno degli stati fondatori della Comunità Europea, un paese con grandi risorse, che anche in futuro avrà un ruolo chiave in ambito internazionale". Detto questo, non si può nascondere la testa sotto la sabbia: i problemi ci sono, e sono sotto gli occhi di tutti. "Il paese deve avere la consapevolezza che saranno necessari dei sacrifici - ha detto Durnwalder - e che questa sarà l'unica strada per uscire dalla crisi. L'epoca dei privilegi è finita, e anche gli altoatesini devono accettare di fare oggi la propria parte, con dei piccoli sacrifici, per evitare danni maggiori in futuro. Se la barca affonda, affondiamo tutti insieme".

A rendere più complicata la crisi economica italiana, secondo il presidente della Provincia di Bolzano, è poi la situazione politica. "Ci vorrebbe un governo stabile - ha spiegato Durnwalder - che si occupasse dei veri problemi del paese, e che avesse la forza e il coraggio di fare quelle riforme che sono sempre più necessarie. L'Italia ha bisogno di un'economia più forte, di un sistema fiscale più equo e di mettere in campo concrete azioni di risparmio abbattendo la burocrazia". In questo quadro si inserisce anche l'Alto Adige, la cui situazione, rispetto al resto del paese, è decisamente migliore. "Abbiamo un tasso di occupazione del 73% rispetto al 68% italiano - ha sottolineato Luis Durnwalder - la disoccupazione è al 2,6% contro l'8,3%, la Provincia di Bolzano ha il Pil pro capite più alto d'Italia (34.400 euro) e un reddito disponibile di 21.500 euro contro i 17.000 del resto del paese".

Il presidente Durnwalder, inoltre, ha commentato la discussione sui costi della politica che sta animando l'opinione pubblica nelle ultime settimane. "Tutta la Giunta provinciale - ha spiegato - costa 2.600.000 euro all'anno, meno di quanto spendiamo per mantenere i musei. Tutti dobbiamo essere pronti a fare la nostra parte, a partire proprio dai politici, ma non è certo tagliando di un altro 10% le nostre indennità, ovvero recuperando 260mila euro, che salveremo i conti dello Stato. Ritengo che sia molto più importante avere politici capaci, in grado di portare risorse al territorio che amministrano". Per quanto riguarda, invece, i rapporti con Roma, Luis Durnwalder ha detto che "rivendicare in questo momento l'autodeterminazione significherebbe fare solo un'operazione populista, perchè nessuno Stato la appoggerebbe. Abbiamo un'Autonomia che funziona, che nessuno ci può togliere, e dobbiamo continuare a trattare con il governo nazionale per renderla sempre migliore".

Entrando nello specifico, il presidente altoatesino ha ricordato le ultime norme di attuazione e le discussioni relative alla riforma dello Stato in senso federalista. "Il principio di base - ha detto Durnwalder - è che tutto ciò che viene dato alle Regioni a statuto ordinario, e che esula dalle nostre competenze, viene automaticamente riconosciuto anche alle Regioni a statuto speciale". Ultimo accenno, infine, ai rapporti di collaborazione transfrontaliera con Trento e Innsbruck nell'ambito del Gruppo europeo di collaborazione territoriale. "Abbiamo avuto il via libera da Roma - ha concluso Durnwalder - e con il mese di ottobre partiremo con la prima seduta e i primi provvedimenti concreti".

mb