Giornata dell’Autonomia 2014

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Bizzo a Roma: no alla manovra che penalizza due volte il bilancio provinciale

“Abbiamo compartecipato alla riduzione del debito pubblico con l’Accordo di Milano, non possiamo accettare che anche il Patto di stabilità venga usato per penalizzare ulteriormente il bilancio provinciale”: è la sintesi dell’assessore provinciale alle finanze e bilancio Roberto Bizzo al termine delle due riunioni straordinarie, la prima ristretta alle Autonomie speciali, la successiva a tutte le Regioni, convocate oggi (6 luglio) a Roma per discutere gli effetti della manovra finanziaria. Sottoscritto un documento con precise richieste al Governo.

Nei due vertici a Roma l’assessore Bizzo ha ribadito che la manovra del Governo penalizza in misura non accettabile il bilancio provinciale e che è necessaria una posizione univoca – "che è stata trovata con tutte le Regioni, comprese quelle a statuto ordinario" – per chiedere una riduzione dell’impatto della manovra sui conti pubblici degli enti territoriali. Bizzo ha rappresentato a Roma le ragioni che spingono la Giunta provinciale a respingere modalità di calcolo e dimensione dei vincoli di spesa determinati dal Governo per la Provincia nei prossimi anni.

"Gli obblighi di solidarietà nazionale per compartecipare alla riduzione del debito pubblico sono stati rispettati con l’Accordo di Milano, siamo stati i primi con Trento a firmare una simile intesa", ha ricordato Bizzo. Tale accordo garantisce il meccanismo delle entrate: circa 500 milioni di euro di minori introiti per la Provincia e 100 milioni messi a disposizione per assumere la competenza su funzioni statali delegate. "Non è dunque accettabile che il Governo usi ora anche il Patto di stabilità, che si applica invece sulle spese, per penalizzare ulteriormente il bilancio provinciale", ha ribadito Bizzo. Anche la Provincia di Bolzano chiede quindi che il vincolo di spesa resti fissato in modo proporzionale rispetto al volume del bilancio di ciascuna Regione e Provincia autonoma e non invece, come prospetta la manovra finanziaria del Governo, raddoppiando l’impegno per le autonomie speciali. "Significherebbe dare meno servizi ai cittadini e ridurre gli investimenti nell'economia", rimarca Bizzo.

Come primo passo concreto a Roma l’assessore Bizzo, il presidente trentino Dellai e i rappresentanti delle Regioni a statuto speciale hanno sottoscritto uno specifico documento da sottoporre al Governo, con precise richieste: per le Autonomie speciali "i meccanismi di perequazione debbono trovare attuazione attraverso le particolari procedure previste dall'art. 27 della legge delega al Governo" (federalismo fiscale); inoltre "si deve tenere conto degli accordi finanziari previsti (stipulati o in corso di definizione) tra le singole Autonomie e lo Stato", vale a dire l’Accordo di Milano nel caso della Provincia di Bolzano. Il documento ribadisce infine che "i sacrifici in termini di miglioramento dell'indebitamento netto da ripartire fra i vari livelli di governo con il Patto di stabilità devono essere quantificati in proporzione ai volumi di bilancio" di ciascuna Regione e Provincia autonoma.

Una nota di protesta è stata espressa dai rappresentanti regionali anche per il fatto che sia saltato il vertice odierno con il ministro Tremonti ("mancato rispetto delle relazioni istituzionali", ha detto Bizzo). Le Regioni chiederanno un incontro al Presidente del Consiglio.

pf


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