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Presentati da Durnwalder e dall’ass. Berger i risultati del VI Censimento dell’agricoltura

Il 24 ottobre 2010 si è svolto in tutta Italia il 6° Censimento generale dell’agricoltura. Questa mattina il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, e l'assessore all'agricoltura, Hans Berger, hanno presentato i risultati provvisori del Censimento generale dell'agricoltura.

Presentati i risultati provvisori del VI Censimento generale dell’agricoltura 2010

Nel corso della conferenza stampa di questa mattina il presidente della Provincia, Luis Durnwalder, ha sottolineato l’importanza del censimento per l’Alto Adige “L’agricoltura ci riguarda tutti e per questa ragione i dati raccolti attraverso il Censimento generale dell’agricoltura non riguardano solamente i contadini, bensì tutta la popolazione e le informazioni raccolte serviranno come base per le future decisioni politiche ed economiche che dovranno essere adottate in questo settore”.

Anche il direttore dell’Istituto provinciale di statistica ASTAT, Alfred Aberer, ha posto l’accento sulla notevole importanza della rilevazione che consente di attualizzare i dati complessivi. I dati sono stati raccolti in Alto Adige da una rete formata da quasi 200 rilevatori e costituiscono una fonte informativa  fondamentale per le decisioni future in materia di politica agricola e saranno utilizzati in ambito europeo per la preparazione dell’imminente riforma della Politica Agricola Comunitaria.

Il censimento ha preso in considerazione per la prima volta solamente le aziende agricole e gli allevamenti sulla base di un criterio fissato dall’Unione Europea. L’assessore provinciale all’agricoltura, Hans Berger, ha posto l’accento sul fatto che rispetto al censimento del 2000 sono cambiati numerosi criteri di valutazione quindi i risultati possono essere confrontati con una certa difficoltà.

Rispetto a questa premessa secondo l’assessore Berger è importante rilevare tre aspetti: in primo luogo il 99,7 per cento delle aziende agricole altoatesine è di proprietà locale, non si può quindi parlare di una “svendita dei terreni”. In secondo luogo i dati evidenziano che le aziende tendono a diminuire, ma per contro aumenta la loro dimensione media, segno questo di una maggiore specializzazione e competitività sul mercato.

Infine emerge che non vi è stato un cambio generazionale nelle aziende infatti i titolari hanno un’età compresa trai 40 e di 60 anni e ciò comporterà nei prossimi anni un problema nell’avvicendamento ai vertici delle imprese.

I principali risultati emersi dal censimento

In Alto Adige nel 2010 sono state rilevate complessivamente 20.212 aziende agricole, nel 2000 il loro numero ammontava a 23.150. Nel corso degli ultimi dieci anni le aziende agricole sono diminuite di 2.938 unità, segnalando un calo pari al 12,7%. 

Nel 2010 la superficie agricola utilizzata (SAU), costituita da seminativi, orti familiari, superfici investite a frutta e vite, prati e pascoli è risultata pari a 241.952 ettari facendo registrare un calo rispetto al 2000 del 9,5% (267.386 ettari). Rispetto al 2000, la superficie agricola totale ha segnalato una riduzione dell’11,7%, passando da 550.780 a 486.440 ettari.

Il calo della superficie agricola totale sconta la contrazione verificatasi nella superficie agricola utilizzata e nel bosco. Sono calate fortemente sia le aziende sia le superfici investite a bosco.  

Per il 96,1% delle aziende agricole censite si tratta di aziende individuali che complessivamente gestiscono il 56,8% della superficie agricola utilizzata. Il 2,0% delle aziende viene amministrato da enti o comuni che gestiscono proprietà collettive. In Alto Adige si tratta  prevalentemente di interessenze che gestiscono in comune soprattutto malghe ed altre superfici destinate al pascolo.

Complessivamente il 31,8% della superficie agricola utilizzata viene amministrato da enti o comuni che gestiscono proprietà collettive. Il restante 1,9% delle aziende agricole si distribuisce nelle altre forme giuridiche: società, società cooperative, amministrazioni o enti pubblici, enti privati senza fini di lucro.

La maggior parte delle aziende agricole altoatesine è da sempre di piccole dimensioni. Il 19,0% delle aziende individuali dispone di una superficie totale compresa fra i 2 ed i 5 ettari, il 17,1% fra i 5 ed i 10 ettari ed un ulteriore 17,3% dispone di una superficie totale inferiore all’ettaro. Il 62,0% delle aziende individuali altoatesine ha una superficie totale inferiore a 10 ettari e solamente l’1,5% dispone di una superficie uguale o maggiore a 100 ettari.

Negli ultimi dieci anni il numero delle aziende con seminativi è diminuito passando da 3.567 a 2.229 unità (-37,5 %). Al contrario, la superficie investita a seminativi ha registrato un aumento di 219 ettari.

Il numero delle aziende con coltivazioni legnose agrarie ha segnalato una leggera contrazione pari al 4,5%, mentre la relativa superficie investita è aumentata di ben 1.666 ettari (+7,2%). In base ai dati emerge una tendenza all’espansione della frutticoltura verso altitudini più elevate.

4.779 aziende dispongono di superfici viticole. La superficie totale investita a vite ammonta a 5.291 ettari e rappresenta il 21,2% della superficie totale investita a coltivazioni legnose agrarie. Nel 2000 le aziende vitivinicole ammontavano a 4.781 e complessivamente gestivano una superficie pari a 4.810 ettari. Negli ultimi dieci anni la consistenza delle aziende viticole è rimasta immutata mentre le superfici investite sono aumentate del 10,0%.

La maggior parte della superficie a coltivazioni legnose agrarie (74,4%) è destinata alla coltivazione delle mele. La corrispondente superficie investita è aumentata negli ultimi dieci anni passando da 17.956 a 18.538 ettari (+3,2%) mentre il numero delle aziende si è ridotto passando da 8.086 a 7.275 (-10,0%). La superficie d’impianto media destinata ai meleti si è quindi ingrandita passando da 2,22 a 2,55 ettari per azienda.

Fra i frutti "secondari" per l’Alto Adige emerge che negli ultimi dieci anni la superficie investita ad albicocche è pressoché raddoppiata (passando da 33 a 65 ettari) mentre la superficie destinata alla coltivazione delle pere è cresciuta solo leggermente (da 52 a 57 ettari). La categoria "Altra frutta fresca", che contiene in particolare i frutti minori quali ad es. i lamponi, ha registrato un aumento della superficie che è passata da 79 a 163 ettari.

Allevamento
Negli ultimi dieci anni il numero totale delle aziende zootecniche è diminuito. Un calo consistente si è registrato nell’allevamento dei bovini dove, rispetto al 2000, il numero delle aziende è calato di 1.162 unità (-12,3%) ed il corrispondente numero di capi si è ridotto di 11.420 unità (-7,9%). Il numero medio di bovini per azienda è aumentato leggermente passando da 15,2 a 16,0 capi.

Negli ultimi dieci anni, in Alto Adige, l’allevamento dei cavalli si è sviluppato notevolmente: i capi sono aumentati di 553 unità (+11,7%) mentre il numero di aziende ha segnalato un calo pari a 206 (-11,5%). Il numero medio di cavalli per azienda è aumentato passando da 2,6 a 3,3, il che significa che le aziende con cavalli si stanno ingrandendo e specializzando.

Manodopera
La manodopera aziendale comprende le persone di 16 anni e più che hanno svolto giornate di lavoro in azienda nell’annata agraria 2009-2010. Complessivamente sono state rilevate 81.890 persone che lavorano nelle aziende agricole altoatesine. Il 66,1% della forza lavoro impegnata nell’azienda agricola è costituita dalla manodopera familiare quindi il conduttore e la conduttrice, il coniuge e la coniuge, gli altri componenti della famiglia e i parenti.

La manodopera familiare ammonta a 54.128 unità mentre dieci anni prima erano complessivamente 59.031. Delle restanti 27.762 persone che costituiscono la manodopera aziendale, 2.255 hanno prestato continuativamente il loro lavoro in azienda nell’annata agraria 2009-2010 (manodopera aziendale in forma continuativa) e 25.507 hanno svolto lavori di breve durata, lavori stagionali o sono stati assunti per occuparsi di una singola fase lavorativa (manodopera aziendale in forma saltuaria).

FG

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Agricoltura: la sfida è coinvolgere i giovani

L'Assessore Berger sulle sfide del domani

Il Presidente Durnwalder sui dati più importanti


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