News 2015
UE, Governo e Provincia: Durnwalder a tutto campo nell'incontro estivo di Falzes
I rapporti con Bruxelles e con il Governo italiano, la politica della Giunta provinciale e gli obiettivi dell'ultimo anno di legislatura: un esame dettagliato quello condotto oggi dal presidente della Provincia Luis Durnwalder nel tradizionale incontro estivo con i giornalisti di Alto Adige, Trentino e Tirolo nella sua casa di Falzes.
Rapporto con l’UEDurnwalder ha definito "positivo" il rapporto con Bruxelles: "Le leggi provinciali sono state definite compatibili con l’UE e abbiamo risolto ogni questione legata agli incentivi nell’economia e alla tutela del sistema alpino. È stato un segnale significativo la conclusione positiva della vertenza sui contributi concessi dalla Provincia di Bolzano agli impianti funiviari. Bruxelles ha capito la nostra filosofia e ha archiviato l’infrazione in tema di concorrenza." In questa prospettiva vanno viste anche le richieste della Provincia su questioni fondamentali come il traffico di transito, l’energia, gli aiuti alla montagna e più in generale il ruolo di Regioni e Provincie nella nuova Europa. Con attenzione seguiamo l’ipotesi di riforma agraria dell‘UE presentata dal commissario Fischler che potrà avere effetti positivi sull’economia dell’Alto Adige, specie in tema di politica di qualità dei prodotti, incentivi al mondo rurale. Durnwalder ha ricordato che il Comitato delle Regioni, nel quale egli è stato confermato membro effettivo, chiede maggiore spazio nell’Unione europea che uscirà dalla nuova Convenzione "e in particolare nuove misure necessarie per salvaguardare le identità locali e regionali. Tra queste, dare alle Regioni il diritto di adire alla Corte di giustizia per tutelare le proprie prerogative e valorizzare il ruolo delle Regioni nel processo decisionale europeo, riconoscendo loro maggiori competenze e peso politico", ha detto Durnwalder.
Tunnel di base del Brennero
Lo studio sulla fattibilità del tunnel ferroviario del Brennero mostra che il tunnel è tecnicamente realizzabile e finanziabile. "Mi aspetto ora - ha detto Durnwalder - che nelle sedi politiche competenti venga presa entro l’anno la decisione definitiva sulla costruzione dell’opera. Ma il tunnel avrà un senso completo se sarà accompagnato da una nuova progettazione anche dell’accesso a sud tra Verona e Fortezza. Per questo motivo chiediamo l’insediamento di un ufficio tecnico a Bolzano che segua la fase di progettazione di questa tratta."
Concessione Autobrennero
Strettamente collegata al progetto del tunnel è la misura che ha previsto l’esenzione di imposta per gli utili di bilancio dell‘Autostrada del Brennero Spa destinati ad investimenti per il sistema sull’asse del Brennero. "È comunque giunto il momento - ha tagliato corto Durnwalder - di smetterla di elemosinare a Roma e a Bruxelles la proroga della concessione dell' A22. Tanto vale fare un appalto internazionale con condizioni eguali per tutti e prevedendo che gli utili dell' A22 per i prossimi 30 anni siano destinati al finanziamento del tunnel del Brennero. Non credo che ci saranno molti concorrenti privati in grado di rispettare questa condizione''. Finora l’A22 ha già accantonato circa 170 milioni € (320 miliardi di vecchie lire), "che salirebbero a circa 310 milioni € entro il 2005, data di scadenza della concessione. Tale misura non potrebbe essere garantita da un privato, mentre azionisti dell’Autobrennero sono per l‘87% gli enti pubblici", ha spiegato Durnwalder.
Rapporti con il Governo
''I rapporti sono tesi - ha detto Durnwalder - e quando vado a Roma percepisco spesso una certa difficoltà ad instaurare un dialogo sereno. Sembra sempre che il Governo voglia metterci paura affrontando argomenti come residenza quadriennale, scuola mistilingue o proporzionale. Con l'attuale Governo c'è in sostanza solo un rapporto istituzionale, sembra che parlino con noi solo perchè devono farlo''. Durnwalder ha però anche riconosciuto che i suoi incontri con alcuni ministri - da Gasparri a Frattini e La Loggia - sono ''utili'' e sintomo che forse qualcosa può cambiare; in tal senso si augura che nasca tra Roma e Bolzano ''un rapporto positivo in cui ci si possa parlare chiaramente senza aver paura''. Sul tema del referendum relativo a piazza della Pace a Bolzano, Durnwalder osserva che si tratta di una questione di interesse locale, "e che i politici nazionali, anzichè volersi immischiare, dovrebbero lasciar decidere la nostra gente."
Riguardo alle norme di attuazione, non si registrano grossi progressi e la stessa commissione voluta dal ministro La Loggia per studiare il tema della toponomastica, prima di varare la legge specifica, "non è stata ancora nominata. Registriamo ritardi su molti fronti rispetto a quanto annunciato", conclude Durnwalder.
Federalismo
Con la svolta federalista, secondo Durnwalder, in Italia si prospettano tre categorie regionali: nella prima le Regioni che hanno avuto finora uno statuto normale e che avranno nuovi poteri; nella seconda le Regioni già oggi a statuto speciale, che avranno competenze superiori; nella terza categoria ci sarà la Provincia di Bolzano, con un’autonomia più ampia per la presenza dei tre gruppi linguistici. "Noi abbiamo un’autonomia specialissima - ha detto Durnwalder - con ancora margini di crescita." Il presidente della Provincia si attende dal Governo un impegno nell'interpretazione della nuova realtà costituzionale dopo la riforma: "Non sappiamo ancora nulla su nuove competenze, dalla polizia locale alla scuola, e anche la Commissione 137 - prevista dallo Statuto - non è stata ancora insediata."
Censimento
"Il risultato dell’ultimo censimento - ha ripetuto Durnwalder - ha annullato ogni speculazione politica. Le variazioni sono state fisiologiche e censimento, bilinguismo e Proporz restano strumenti utili per la tutela di tutti i gruppi linguistici. Anche il gruppo italiano ha compreso che l'autonomia porta vantaggi a tutti."
Montagna
"Nell’Anno internazionale della montagna - ha ricordato Durnwalder - abbiamo presentato progetti ambientali e interventi su opere di interesse pubblico dedicate al tema e destinate a restare nel tempo, come il sentiero da Resia a San Candido. Dal Fondo nazionale per la montagna sono stati destinati alla Provincia di Bolzano 2,6 milioni €." È in fase avanzata anche il progetto di insediare in Alto Adige la sede dell’ufficio nazionale che si occupa di valutazione, sorveglianza e controllo di tutti i materiali che riguardano la montagna, a cominciare dall'alpinismo. Il 2003 sarà un anno importante anche per il Parco nazionale dello Stelvio. "C’è un orientamento positivo del Ministero dell'Ambiente - ha confermato Durnwalder - sulla proposta di riperimetrazione del Parco con la richiesta esclusione di circa 2300 ettari relativi a un'area già antropizzata del fondovalle della val Venosta, senza recare danni ambientali. Il Ministero raccoglierà i pareri delle parti perché è il momento di chiudere senza allungare ulteriormente i tempi e senza attendere la definitiva ridefinizione del Piano del Parco nazionale." Entro l’anno sono attese anche le osservazioni sulla proposta di zonizzazione del Parco, che prevede – oltre all'esclusione dal Parco del fondovalle venostano – la creazione di 4 zone e che dovrebbe essere varata nel 2003.
Futura Regione
Va studiata una nuova forma per l’ente Regione, che non dovrà essere un ente terzo ma invece un luogo di incontro degli interessi delle popolazioni dell’Alto Adige e del Trentino, secondo Durnwalder "con competenze su materie come cooperazione, previdenza, pacchetto famiglia, che va rivisto, giudici di pace." Per questo "è necessario formare un governo regionale che sia espressione dei governi provinciali, e che sia presieduto a rotazione, per due anni e mezzo ciascuno, dai due presidenti delle Province, con incontri ravvicinati fissi e coinvolgimento degli assessori provinciali."
Attività della Provincia
Durnwalder ha ricordato che, nel bilancio di questa legislatura, la Giunta ha realizzato il 90% di quanto prefissato: "Abbiamo ampliato l'autonomia e raggiunti obiettivi nella particolare tutela dei ladini, nell'economia e nel settore della casa." Tra le priorità a venire ha citato la nuova legge urbanistica e la disciplina dell’assicurazione per non-autosufficienti ("Pflegeversicherung"). Passaggi obbligati della Giunta saranno poi l’approvazione del Piano provinciale dei trasporti e del Piano per il traffico ferroviario locale (orari, tariffe, numero dei treni, infrastrutture).
Casa
"Abbiamo approvato - ha ricordato Durnwalder - lo specifico programma per il periodo 2002-2007. Entro il 2007 prevediamo alcune linee operative precise: edificare in totale oltre 2000 nuove abitazioni "sociali"; incentivare la costruzione o l’acquisto di circa 2600 alloggi all’anno nel quadro del sostegno ai piccoli risparmiatori; favorire ogni anno il recupero di 500 alloggi convenzionati; infine rendere possibile la costruzione di 530 posti letto per lavoratori."
Sanità
Durnwalder ha difeso la scelta della compartecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria: "Siamo intervenuti per garantire anche in futuro un sistema sanitario funzionante e finanziabile, e abbiamo agito su tre livelli: accanto ai ticket, con una serie di ampie esenzioni, ci sono la riduzione della spesa delle aziende sanitarie e gli ulteriori finanziamenti della Provincia per 50 milioni €." Entro il mese di novembre, come ha confermato il Presidente, la Giunta provinciale farà una verifica sui ticket e sugli effetti delle misure adottate. Durnwalder ha poi fornito alcuni primi dati sugli effetti dell' introduzione dei ticket: la spesa per medicinali dopo il primo luglio ha avuto un calo attorno al 30 per cento e il ricorso ai servizi di pronto soccorso nei fine settimana ha avuto un calo variabile dal 15 al 30 per cento.
Servizi sociali
La Giunta ha messo in primo piano la politica a favore della famiglia con un pacchetto di interventi concreti, ricordati oggi da Luis Durnwalder: sostegno economico alle famiglie con figli, aumento dell’assegno familiare modulato sul numero dei figli, ampliamento dei servizi all’infanzia (asili nido, Tagesmütter, Casa-bimbo, centri per la famiglia) per consentire ai genitori (specie alle mamme) di rientrare nel mondo del lavoro. Ci sarà anche molta attenzione ai tempi e alle forme di lavoro delle donne e alle borse di studio per aiutare famiglie con figli che studiano. In primo piano figurano anche monitoraggio e interventi per i fenomeni delle nuove povertà, dell'immigrazione e delle dipendenze (nuove strutture e campagne per combattere in particolare alcol e droghe tra i giovani).
Energia
A chi accusa la Provincia volontà centralizzatrice e imprenditoriale Durnwalder ha ricordato che "l’ente pubblico ha il preciso compito di pianificare e creare i presupposti in settori fondamentali come l’energia, le telecomunicazioni, l’urbanistica, l’ambiente. È vero che l’autonomia non significa solo Provincia: e nel settore dell’energia, ad esempio, mi auguro la nascita di un'azienda provinciale aperta agli enti pubblici, ai gruppi privati e anche all'azionariato popolare, anche con la Provincia in minoranza." Ma il Landeshauptmann ha sottolineato amcora una volta di non volere "che nel campo dell' energia l'Alto Adige faccia la fine del Trentino nel campo creditizio, dove ormai le banche importanti sono tutte in mano ad aziende esterne''. Il presidente ha spiegato il suo progetto in materia di energia augurandosi una rapida norma chiarificatrice e dicendo di voler puntare ad una gestione locale della principale risorsa industriale altoatesina in accordo con Comuni e Azienda energetica. ''Confido in ulteriori incontri dopo l'estate. Quello di coinvolgere Comuni e Ae - ha detto Durnwalder - è sempre stata una nostra scelta. Ma la questione non deve diventare un fatto politico e men che meno etnico, quasi che ci fosse una contrapposizione tra i Comuni, l'Ae e la Provincia''. Se serve capitale, ha ricordato il Presidente, in Alto Adige lo si può trovare; e se serve know how, anche gli esperti e i manager sono sul mercato. A chi parla di Provincia che concentra potere, Durnwalder replica infine che anche l'Ae è in mano ad enti pubblici con un 50 per cento al Comune di Merano e altrettanto a quello di Bolzano.
Economia
Anche dopo l’11 settembre l’economia altoatesina ha tenuto bene. Entro la fine del 2002 sono previste 8110 assunzioni nelle aziende in provincia di Bolzano, che porteranno a un aumento del 3,5% dei dipendenti rispetto a un anno fa. E ogni anno si registrano in Alto Adige 2300 nuove iscrizioni di imprese alla Camera di Commercio: la situazione è buona grazie anche ai contributi pubblici. Tra le recenti misure innovative varate dalla Giunta, Durnwalder ha ricordato gli incentivi per l’imprenditoria femminile e le agevolazioni urbanistiche per costruire foresterie per lavoratori nelle zone produttive.
Viabilità
La rete stradale viene potenziata nel senso di maggiore sicurezza e meno incidenza del traffico: basti pensare al recente studio commissionato dalla Provincia sul futuro della strada della Pusteria. Sono già a buon punto i lavori in val Badia e val d’Ega, come anche le varianti a Laives, Naturno e Monguelfo. Tra le operazioni importanti Durnwalder ha ricordato anche il progetto di rivitalizzare la linea ferroviaria della val Venosta (con treni Malles-Bolzano dal 2004).
Danni e ricostruzioni
Naturalmente anche l’Alto Adige non è escluso da calamità di vario tipo. La Giunta punta sulla prevenzione e ha varato il disegno di Legge "Ordinamento dei servizi antincendi e per la protezione civile", una sorta di testo unico che disciplina l’intervento 24 ore su 24 e coinvolge le associazioni e i volontari preparati professionalmente. Proprio nell’emergenza si confermano la preparazione, la volontà e le capacità dei cittadini dell’Alto Adige. "Dobbiamo ringraziare - ha detto Durnwalder - le migliaia di volontari, i tecnici pubblici e privati e tutte le persone che in varie occasioni mostrano grande senso di responsabilità, capiscono che spesso l’ente pubblico deve intervenire anche con misure impopolari e collaborano per quanto possibile."
Cultura e università
La Libera università di Bolzano cresce con le nuove facoltà di informatica e di design e, ha detto Durnwalder "si svilupperà nei tre poli di Bolzano, Bresanone e Brunico." Sul piano della ricerca, Durnwalder si aspetta una maggiore collaborazione tra Università, Accademia Europea e Bic e, allo stesso modo, tra il Bic e il cosiddetto nuovo "Parco tecnologico", che configurano la creazione di un'unica struttura di ricerca scientifica e industriale nell'ex sede Alcoa a Bolzano Sud. ll presidente altoatesino ha in mente anche la costituzione di un comitato di esperti che sfornino idee innovative sul futuro dell' Alto Adige e soprattutto il suo ruolo tra il nord e il sud d'Europa. Durnwalder pensa a una "officina delle idee" omposta da esperti e creativi non solo locali ma anche di fuori provincia, che fungeranno da consulenti della giunta provinciale.
Il futuro presidente
A chi gli chiedeva i requisiti che dovrebbe avere il suo successore, Durnwalder ha risposto: "Essere preparato e innovativo, avere capacità decisionale, cercare sempre il contatto con i cittadini, perchè la nostra è una realta piccola." E ha aggiunto che "un Landeshauptmann deve restare fino a quando la gente ha fiducia in lui e dunque lo vuole."
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