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Dalla Giunta: sui monumenti si cerca una soluzione condivisa

"Sui cosiddetti relitti fascisti vogliamo trovare una soluzione condivisa". Lo ha annunciato Luis Durnwalder durante la conferenza stampa del lunedì. Il presidente della Giunta ha ribadito che Roma ha dato alla Provincia la competenza sullo spostamento del frontone di Piffrader di Piazza Tribunale a Bolzano, mentre per quanto riguarda l'alpino di Brunico non è esclusa la realizzazione di un nuovo monumento.

"La volontà di spostare e intrepretare alcuni monumenti dell'epoca fascista non deve essere letta in chiave anti-italiana - ha spiegato Durnwalder - crediamo però che sia giunta l'ora di disinesscare possibili elementi di provocazione che possono essere strumentalizzati a fini politici". Il presidente della Giunta provinciale ha ribadito i quattro punti su cui si basa l'accordo raggiunto con Roma: la sospensione dei lavori al Monumento alla Vittoria, che dovrà essere al centro di una profonda opera di storicizzazione, la realizzazione di tabelle esplicative per spiegare alla popolazione gli ossari presenti sul territorio altoatesino, lo spostamento del monumento all'alpino di Brunico e del frontone con il duce a cavallo di Piazza Tribunale a Bolzano. Per quanto riguarda il penultimo punto, Durnwalder ha spiegato che "lo spostamento, d'intesa con il Comune di Brunico e con le autorità competenti, potrà avvenire nell'ambito degli interventi di ristrutturazione della piazza. Il monumento - ha proseguito il presidente della Giunta provinciale - è stato realizzato per glorificare la guerra d'Abissinia, nel corso della quale l'esercito italiano si era reso protagonista di atti non certo meritevoli. Abbiamo il massimo rispetto per gli alpini, e per tutto ciò che fanno e rappresentano, e per questo non è escluso che si possa pensare di costruire un nuovo monumento, ma partendo da presupposti ben diversi rispetto a quelli del fascismo".

Ribadendo la volontà di "cercare una soluzione condivisa con il Comune e con tutte le parti in causa anche per quanto riguarda il bassorilievo del duce a cavallo di Piazza Tribunale a Bolzano", Luis Durnwalder ha però sottolineato che "i ministri Bondi e Tremonti hanno dato alla Provincia la competenza per intervenire, tanto più che l'edificio non è neppure posto sotto la tutela delle belle arti". L'idea resta di quella di spostare l'opera di Piffrader e di inserirla all'interno di una struttura museale, ma ciò che interessa a Durnwalder è il messaggio: "Il gruppo linguistico italiano - ha spiegato - ha contribuito in maniera determinante alla pacifica convivenza e all'autonomia di questa terra, e credo che Mussolini a cavallo non possa rappresentare un simbolo nel quale identificarsi. Al di là dell'aspetto artistico dell'opera, che infatti non vogliamo distruggere ma solamente spostare, resta il fatto che si tratta di una glorificazione del fascismo, per di più sulla facciata di un edificio pubblico. Anche in Spagna, ad esempio, stanno spostando alcune statue e monumenti raffiguranti il generale Franco. In ogni caso, le decisioni saranno prese di comune accordo con tutte le parti in causa, e mi auguro che i concittadini del gruppo linguistico italiano capiscano che non si tratta di una scelta presa contro di loro, ma a favore della convivenza".

mb

Le decisioni della Giunta Provinciale 31 -01-2011

Il Presidente Durnwalder sui monumenti fascisti


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