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No al transgenico: sostegno anche da Bruxelles

Gli sforzi della Provincia di Bolzano per limitare la coltivazione di colture geneticamente modificate (ogm) ottengono un importante sostegno a Bruxelles: oggi (28 gennaio) il plenum del Comitato delle Regioni, presente il presidente Luis Durnwalder, ha affrontato la proposta di lasciar decidere agli Stati membri se ammettere o vietare il transgenico.

Dibattito sugli ogm a Bruxelles: Durnwalder durante i lavori del plenum del Comitato delle Regioni (Foto CdR)

Il Comitato delle Regioni UE, il Parlamentino europeo di cui il presidente Durnwalder è membro effettivo, si è occupato a Bruxelles di un tema sentito in Alto Adige, quello della libertà per gli Stati membri di decidere in merito alla coltivazione di colture geneticamente modificate (ogm) sul loro territorio. Nella questione la Provincia di Bolzano, capofila sotto la guida dell'assessore Hans Berger di un gruppo che oggi conta ben 53 Regioni, si batte da tempo per contenere la spinta liberalizzatrice verso la coltivazione degli ogm. Questo impegno e il crescente scetticismo dei consumatori stanno facendo breccia anche in sede europea.

Il CdR ha discusso la proposta di lasciare libertà di scelta ai singoli Stati sull'introduzione o meno della coltivazione di ogm. "Una proposta che condividiamo in pieno - ha sottolineato a Bruxelles Luis Durnwalder - perchè investe molti settori e può avere effetti molteplici." In particolare Durnwalder ha ricordato la tutela dell'agricoltura tradizionale nelle aree di montagna, la difesa della produzione di qualità, non da ultimo la tutela della salute del consumatore. "Contiamo che l'UE possa modificare il regolamento nel senso di attribuire alle Regioni libertà di scelta nella materia", ha concluso Durnwalder.

 

 

pf


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