Varie | 23.12.2010 | 12:00

Annuario statistico 2010: fotografia dello sviluppo dell'Alto Adige

La 26. edizione dell'Annuario Statistico edita dall'Istituto provinciale di statistica ASTAT è stata presentata questa mattina, giovedì 23 dicembre 2010, dal presidente della Provincia, Luis Durnwalder, e dai collaboratori dell'ASTAT. I dati statistici, come ha detto Durnwalder, costituiscono la base per le decisioni politiche perché fotografano lo sviluppo della popolazione, del territorio e dei vari comparti economici e consentono così di fare diagnosi per il futuro.

I dati raccolti nel volume, riferiti per lo più al 2009, abbracciano tutti gli aspetti del vivere sociale ed economico della provincia di Bolzano. In tal modo, la guida consente di farsi un quadro complessivo della realtà altoatesina e costituisce, pertanto, uno strumento essenziale per l'analisi del suo sviluppo economico e sociale.
L'Annuario statistico, come ha posto in evidenza il presidente Durnwalder, rappresenta il punto di riferimento essenziale per i politici, gli economisti, gli amministratori, ma anche per i singoli cittadini, a cui attingere gli elementi principali sulla struttura e sull'evoluzione demografica, sociale, economica ed ambientale della provincia di Bolzano. Per tale ragione i dati raccolti devono corrispondere alla verità ed essere neutri ed obiettivi perché altrimenti perdono in valore, come ha sottolineato Durnwalder.
I dati raccolti testimoniano un progresso enorme per l'Alto Adige negli ultimi 20/30 anni e "di questo sviluppo siamo contenti", come ha affermato il presidente della Provincia. Basti pernsare che, nonostante la crisi economica che ha comportato delle contrazioni per il prodotto interno lordo e per il tasso di occupazione come aveva accennato il direttore dell'Ufficio statistiche economiche Lorenzo Smaniotto, il prodotto interno lordo PIL in provincia di Bolzano è di 34,4 (migliaia di Euro) all'anno rispetto al 25,2 a livello nazionale e del 23,6 a livello UE; altro dato conortante il basso tasso di disoccupazione del 2,9 per cento rispetto al 7,8 per cento dell'Italia, al 4,8 dell'Austria e dell'8,9 della UE.
La prima edizione dell'Annuario statistico, come ha ricordato Durnwalder, era stata presentata nel novembre 1986 dall'allora presidente della Giunta provinciale Silvius Magnago, che aveva già all'epoca sottolineato l'importanza della statistica per comprendere lo sviluppo del territorio sotto i vari aspetti.
Il direttore dell'Isituto provinciale di statistica ASTAT, Alfred Aberer, ha sottolineato che i dati raccolti nell'Annuario Statistico sono dati confrontabili con quelli di altre realtà. Citandone alcuni ha posto in evidenza l'elevato tasso di partecipazione della popolazione ad attività associative, con una percentuale di oltre il 30 per cento per quanto corcerne il settore culturale (in Italia solo 10 per cento). Dati interessanti sono quelli riferiti al traffico; emerge che il traffico giornaliero medio sulla rete stradale ordinaria è di 15.000-35.000 veicoli, che testimoniano vivacità dal punto di vista dell'economia e della vita pubblico-sociale; il traffico giornaliero medio sulle tratte autostradali è di 25.000-40.000, solo 14.045 il traffico di transito.
Per quanto attiene i rifiuti, nel 2009 la raccolta differenziata (praticamente inesistente fino alla fine degli anni '80) ha coperto il 54,5% del totale raccolto (rispetto al 30 per cento in Italia).
In 25 anni la popolazione residente, come ha detto Johanna Plasinger, direttrice dell'Ufficio statistiche demografiche, ha subito profondi cambiamenti è cresciuta del 16,4%; gran parte dell'aumento è dovuto all'arrivo degli stranieri, che dai 3.500 circa della metà degli anni '80 sono passati ai 39.152 della fine del 2009. La popolazione residente al 31 dicembre 2009 raggiunge così quota 503.434 unità. 
L'ampiezza media delle famiglie è attualmente di 2,4 persone, contro le 3,2 della metà degli anni '80.

L'Annuario statistico è scaricabile alla Pagina web dell'Istituto provinciale di statistica ASTAT http://www.provinz.bz.it/astat/it

SA

Galleria fotografica

Presidente Provincia Luis Durnwalder: negli ultimi 20/30 anni l'Alto Adige ha vissuto un enorme sviluppo (FOTO: USP/A.Pertl)