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Convegno e tavola rotonda per i vent’anni della Commissione pari opportunità

La Commissione provinciale per le pari opportunità esiste da vent'anni e per celebrare la ricorrenza, ha organizzato due eventi. Il primo è il convegno "Pari opportunità in rete" in svolgimento nel pomeriggio di oggi, venerdì 19 novembre 2010, a Castel Mareccio a Bolzano ed una tavola rotonda programmata per la sera presso la medesima sede.

Il convegno Pari opportunità in rete inaugurato dall'assesore provinciale Roberto Bizzo (FOTO: USP/B.Ravanelli)

Nelle intenzioni degli organizzatori l’iniziativa, riservata a persone incaricate per le pari opportunità in comitati e commissioni nei Comuni e nelle istituzioni, ha inteso essere un forum, un luogo d'incontro tra i vari organismi per le pari opportunità. La Commissione provinciale per le pari opportunità funge da punto di riferimento per tali organismi per deporre le varie questioni e problematiche. Con il convegno la Commissione si è prefissa di raccogliere le richieste provenienti dalle persone incaricate per le pari opportunità nei Comitati e nelle Commissioni nei Comuni e nelle istituzioni.
I lavori congressuali sono stati avviati con i saluti dell'assessore provinciale alle pari opportunità Roberto Bizzo, che ha sottolineato come in questi ultimi vent’anni molto è stato fatto, spesso a titolo volontario. Guardando la situazione a livello europeo, ha proseguito, benché molti sono i successi raggiunti con influssi positivi sulla vita di molti cittadini, è importante non dimenticare “che c’è ancora una strada impegnativa da percorrere che richiede tutta la nostra attenzione”. Benché le borse lavoro dei singoli Stati dell’Unione registrino trend positivi per quanto concerne il numero delle donne presenti sul mercato del lavoro (negli ultimi 10 anni la quota di impiego delle donne è salita al 62,5 per cento, dal 2000 al 2009 sono stati creati 12,5 milioni di posti di lavoro, 9,8 per cento dei quali sono stati occupati da donne), come ha proseguito Bizzo, è evidente un più massiccio impiego del sesso femminile nei lavori meno retribuiti e un più o meno marcato gap nelle posizioni apicali. "E’ pertanto interesse di tutti noi e della società fare sì che a donne e a uomini vengano garantite delle vere possibilità di scelta nella diverse fasi della vita" ha detto l'assessore provinciale alle pari opportunità. Anche se ancor’oggi sono le donne ad assumersi la parte prevalente degli impegni famigliari che riguardano sia i figli che, in misura crescente, gli anziani, come ha proseguito, è tuttavia dimostrato come in quegli stati che hanno adottato politiche di conciliazione il numero di donne e uomini al lavoro è più elevato e lo è pure la percentuale dei neonati.
La percentuale di imprenditoria al femminile a livello europeo è del 33 per cento, e pertanto si è ancora lontani dal dato ottimale.
La quota d’impiego delle donne immigrate è ancora sempre molto bassa, soprattutto entro i primi 3 anni dall’immigrazione. Per questo motivo, come ha affermato Bizzo, è importante creare dei canali che consentano loro di uscire prima da questa empasse, di agevolare loro l’accesso alla formazione, al sistema sanitario e alle competenze linguistiche.
Un altro aspetto da non trascurare, come ha concluso l'assessore, è il rischio povertà, che incombe in maniera molto più accentata sulla donne rispetto agli uomini, in particolare sulle donne genitrice sole e sulle donne anziane.
È seguito l'intervento della presidente della Commissione provinciale pari opportunità, Ulrike Oberhammer che si è soffermata sul tema "introduzione alla Legge sulla parificazione della Provincia di Bolzano - Alto Adige". La presidente ha ricordato che nel 2010 è stata avviata la creazione di una rete operativa di uomini e donne al fine di portare avanti progetti congiunti per le pari opportunità nei Comuni e nelle aziende.
Il presidente del Consorzio dei Comuni, Arno Kompatscher, da parte sua ha affrontato il tema "Le pari opportunità negli statuti comunali", mentre Simonetta Tregnago, presidente della Commissione pari opportunità della Regione Veneto e membro della Commissione nazionale ha illustrato le "Disposizioni nazionali e l'esempio del Veneto". Fra il resto ha sottolineato l'importanza delle Commissioni per le pari opportunità a livello regionale e locale; in esse, come ha affermato, dovrebbero essere rappresentati sia uomini che donne che si attivino per raggiungere gli obiettivi della parificazione.
È seguito, quindi, l'intervento della consulente Gender Maria Moser-Simill sul tema "Attivamente nel Comitato per la comunità: strategie, progetti e consigli". Accanto a consigli e suggerimenti su come implementare le pari opportunità a livello locale sulla stregua di azioni positive da lei indicate. Tra il resto, la Moser-Simill ha sottolineato come le differenze fra uomo e donna vengano create artificialmente dalla società e in quale modo è possibile contrastare questo trend.

Oltre al convegno è stata organizzato una Tavola rotonda, dedicata al tema “Lo sviluppo politico delle pari opportunità in Alto Adige – A che punto siamo oggi?”, alla quale, oltre all’assessore Bizzo, e allla presidente e vicepresidente della Commissione provinciale per le pari opportunità in carica, Oberhammer e Patrizia Trincanato, parteciperanno questa sera sempre a Castel Mareccio, Ulrike Oberhammer, presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità, i vertici della commissione precedente, Julia Unterberger e Alessandra Spada, l'ex assessora provinciale alle pari opportunità, Luisa Gnecchi, nonché Marianne Steinhauser, Julia Psenner e la giornalista Nina Schröder che farà una breve restrospettiva su 20 anni di pari opportunità.

Istituita con la legge provinciale 4/1989 con prima nomina nel 1990, la Commissione è un organo consultivo della Giunta provinciale alla quale sottopone proposte finalizzate a garantire alle donne un ruolo di maggior peso nelle posizioni chiave della vita politica, economica e culturale sollecitando il maggior coinvolgimento degli uomini nella gestione famigliare. A tal fine promuove, attraverso campagne, manifestazioni e la divulgazione di materiale informativo, la sensibilizzazione della società in favore di una più equa distribuzione dei ruoli. Si compone di 15 esperte provenienti da associazioni ed organizzazioni rappresentative delle diverse realtà femminili, che eleggono al proprio interno la presidente e la vicepresidente. Resta in carica cinque anni, la durata della legislatura.

SA

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