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Rischio spopolamento, Durnwalder apre tavolo di confronto con i comuni

"Il sostegno ai piccoli paesi periferici a rischio di spopolamento sarà uno dei temi di cui si occuperà la Giunta provinciale nei prossimi anni: oggi abbiamo compiuto il primo passo concreto". Così il presidente Luis Durnwalder ha aperto questa mattina (18 novembre) il tavolo di confronto con i rappresentanti dei comuni interessati a partecipare al progetto Agenda 21 finanziato dal Fondo sociale europeo.

Il presidente Luis Durnwalder durante l'incontro con i rappresentanti dei comuni a rischio spopolamento

In Alto Adige sono 21 i comuni che, nel prossimo futuro, corrono seriamente il rischio di vivere un fenomeno di spopolamento: zone periferiche, spesso difficilmente raggiungibili, con una limitata offerta occupazionale. Per cercare di porre un freno a questo fenomeno, la Provincia si affida ad un progetto finanziato dal Fondo sociale europeo che punta ad una rivitalizzazione economica e sociale dei comuni interessati. "Dal prossimo anno - ha annunciato il presidente Luis Durnwalder durante l'incontro con i rappresentanti delle amministrazioni municipali - il problema dello spopolamento dei comuni periferici entrerà a far parte dell'agenda politica della Giunta provinciale: vogliamo bloccare e far indietreggiare questo fenomeno, ma l'intervento della Provincia non basta. Ci vuole una partecipazione attiva da parte dei comuni e dei cittadini".

Tracciando un possibile scenario futuro, Durnwalder ha puntato l'attenzione principalmente sulla questione occupazionale. "Alla base di tutto ci deve essere il lavoro - ha spiegato - se non c'è la possibilità di trovare un'occupazione non si può pensare di recuperare attrattività, soprattutto nei confronti delle generazioni più giovani. Da questo punto di vista credo che sia fondamentale il rapporto di collaborazione con una struttura come il BLS, il cui compito non deve essere solo quello di sostenere gli insediamenti produttivi nei grandi centri urbani. E' fondamentale, infatti, tenere viva anche la periferia indirizzando alcune attività nei comuni meno densamente abitati. Che sia il turismo, oppure l'artigianato, oppure il commercio: l'importante è che ogni zona sappia trovare una propria caratteristica peculiare in grado di garantire sbocchi occupazionali ai propri abitanti". Nel corso dell'incontro sono stati presentati i progetti di sviluppo elaborati da alcuni dei comuni a rischio spopolamento, concentrati principalmente in Alta Val di Non, in Val Martello e in Val d'Ultimo: hanno preso la parola i sindaci di Lauregno, Proves, San Pancrazio, Martello e Ultimo, i quali hanno avanzato proposte concrete nell'ambito del turismo, della cultura e della produzione, sottolineando tra l'altro l'importanza del sostegno da parte di organizzazioni come BLS, TIS e Alto Adige Marketing.

mb


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