News 2015
Quarto caso di rabbia silvestre in Alto Adige: si completa la campagna con le esche vaccinali
Il quarto caso di rabbia silvestre in Alto Adige è stato registrato martedì sera (1° giugno) a San Cassiano. Come comunica il Servizio veterinario provinciale, si tratta ancora una volta di una volpe: "Ma i dati confermano che l'ampia azione di vaccinazione produce risultati", sottolinea l'assessore provinciale Hans Berger, che preannuncia anche un nuovo spargimento di esche a quote più alte.
Il quarto caso di rabbia silvestre in Alto Adige riguarda una volpe trovata morta a San Cassiano in val Badia. I dati restano però confortanti: "Osservando la situazione in Alto Adige e nelle regioni confinanti, si registrano molti meno casi di nuove infezioni rispetto agli ultimi mesi", conferma l'assessore Berger. Da inizio 2010 sono stati riscontrati oltre 180 casi di rabbia silvestre nelle regioni vicine, in maggio i nuovi casi sono stati "solo" sette, tra cui i quattro in Alto Adige. Il trend in calo dimostra che la campagna di vaccinazione è efficace: "Abbiamo verificato che oltre il 70% di tutte le volpi presenti in Alto Adige hanno ingerito un'esca vaccinale", sottolinea Berger.
Alla luce dei risultati positivi e a prescindere dal quarto caso, la campagna di vaccinazione antirabbica da domani (venerdì 4) viene ampliata: l'elicottero che lancia le esche sará in azione per 4-5 giorni con l'obiettivo di coprire un'area non ancora raggiunta dalle esche: "I sette casi registrati in maggio hanno riguardato animali trovati sopra i 1500 metri di quota. Con lo scioglimento della neve ora possiamo lanciare le esche con l'elicottero anche sopra questa altitudine e fino ai 2300 metri", spiega il direttore del Servizio veterinario provinciale Paolo Zambotto. A seguito dell'azione, vige il divieto di caccia e anche quello di circolazione dei cani senza guinzaglio. "Le persone sono in ogni caso invitate a non toccare le esche", raccomanda il vicedirettore Ernst Stifter.
pf