Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Widmann sui dati dell'economia: "Sviluppo positivo, ma si può migliorare"

"Rispetto a molte altre Regioni l'economia altoatesina è in salute, ma alcuni settori necessitano di un'ulteriore sviluppo". Così l'assessore provinciale Thomas Widmann commenta i dati contenuti nel Rapporto 2009 sull'economia in Provincia di Bolzano elaborato dall'Istituto provinciale di statistica ASTAT.

"Così come gli imprenditori vogliono sapere a che punto è la propria azienda - prosegue Widmann - così noi vogliamo sapere a che livello di competitività si piazza l'economia altoatesina rispetto alle altre regioni italiane ed europee. Per questo motivo la Giunta provinciale ha incaricato l'ASTAT di elaborare un'approfondita analisi della struttura economica locale, effettuando anche una comparazione a livello internazionale". Gli indicatori forniti dall'Istituto provinciale di statistica fotografano una realtà positiva per la Provincia di Bolzano: il prodotto interno lordo pro-capite, infatti, si attesta a quota 34.400 euro, uno dei livelli più elevati di tutta Europa, e anche il tasso di produttività si piazza ben al di sopra della media UE.

"Nonostante la buona tenuta del mercato del lavoro - aggiunge  l'assessore Thomas Widmann - che presenta un tasso di occupazione molto elevato, e un volume di investimenti superiore alla media, l'economia altoatesina soffre ancora di un gap nel settore della ricerca e dello sviluppo. Si tratta di un ambito particolarmente importante, visto che è unanimemente considerato come il fattore-chiave per il mantenimento del benessere e la crescita economica nel lungo periodo". Tra gli obiettivi per il futuro, Widmann cita una maggiore spinta all'innovazione nei settori in cui l'Alto Adige ha già raggiunto livelli di assoluta eccellenza, come le tecnologie alpine e l'energia rinnovabile, e un più deciso sostegno sia alla cooperazione tra le piccole imprese e alle attività rivolte all'export.

"Solo in questo modo - sottolinea l'assessore provinciale - la Provincia di Bolzano potrà restare competitiva anche in futuro". Widmann, inoltre, rimarca l'importanza dei dati forniti dall'ASTAT, "che devono aiutare la politica a orientare al meglio le proprie decisioni, fornendo visioni e obiettivi, soprattutto in un periodo di crisi economica, in grado di favorire uno sviluppo positivo di tutto il sistema-Alto Adige". Tra gli aspetti ritenuti particolarmente interessanti della nuova pubblicazione, il fatto di non considerare esclusivamente il Pil come unico indicatore del benessere economico, ma di inserire nell'analisi anche altre variabili come le condizioni di vita e di lavoro, la formazione, la ricerca e lo sviluppo, l'internazionalizzazione, l'inserimento sociale, i trasporti, la comunicazione e la tutela dell'ambiente.

mb


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