Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Passi in avanti del Centro di Laimburg per estirpare la "Patina bianca"

I ricercatori del Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg sono riusciti ad identificare la causa della “Patina bianca” un fungo che deturpa lo strato cuticolare delle mele.

La "Patina bianca", un vero e proprio incubo per i frutticoltori

Da alcuni anni anche in Alto Adige si osserva una particolare forma di deturpamento del frutto, d'origine parassitaria, che per via del suo aspetto ha preso il nome di “Patina bianca” (PB). Si tratta di un deposito bianco-grigiastro in forma di macchie sulla buccia, che assomiglia ai residui lasciati da certi trattamenti pesticidi, e che è costituito da un micelio fungino che aderisce tenacemente agli strati cuticolari dell'epidermide.

In laboratorio l'agente fungino è stato isolato dai frutti inoculati in campo che presentavano l'affezione da PB. Il ceppo fungino isolato e coltivato in coltura pura, è stato infine consegnato al laboratorio di biologia molecolare del Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg (Sanja BARIC) e al "Centraalbureau voor Schimmelcultures" d'Utrecht in Olanda, per l'identificazione tassonomica.

I saggi d'identificazione preliminari dei due laboratori hanno dato la stessa risposta: l'agente responsabile della "Patina bianca" della mela è un ifomicete associabile al genere Tilletiopsis (Basidiomycota Ustilaginomycetes, Exobasidiomycetidae).

La classificazione a livello di specie è ancora in corso, ma vi è ormai la certezza che l'agente fungino responsabile della malattia emiparassita nel melo in Alto Adige, e che viene da noi chiamata "Patina bianca",  è del tutto simile all'agente che causa un'identica sintomatologia in Olanda e in Germania.  

Le indagini verranno portate avanti dal Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg, allo scopo di trovare un metodo di lotta impiegabile in campo contro l'agente responsabile di questa nuova fitopatia, e per approfondire le conoscenze inerenti la biologia della "Patina bianca". I responsabili del Centro di Sperimentazione Agraria di Laimburg ritengono che questa scoperta rappresenti un passo importante nella lotta contro la “Patina bianca”.

 

 

FG


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