Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Eliminata la disparità di trattamento nei contributi per invalidi parziali e totali

Alle critiche sulla riduzione dei contributi agli invalidi dopo l'introduzione dell'assegno di cura rispondono l'assessore provinciale Richard Theiner e il direttore della Ripartizione Politiche sociali Karl Tragust: "Non si tratta di una riduzione della pensione di invalidità civile, ma solo della cancellazione della disparità di trattamento tra invalidi totali e invalidi parziali."

La misura criticata da alcuni organi di stampa trae origine da due disposizioni: da un lato la Giunta provinciale ha aumentato, nel pacchetto anticrisi, la pensione di invaliditá civile da 294 a 400 euro per tutti gli invalidi civili. "Questo aumento della pensione non è stato revocato o cancellato, ma resta in vigore per tutti gli aventi diritto", sottolinea Theiner. La seconda disposizione riguarda la legge che disciplina gli aiuti ai non autosufficienti, secondo cui nel contributo per la non autosufficienza devono confluire anche altri contributi o misure di sostegno. "Questo è il caso dell'assegno di accompagnamento per invalidi totali, che beneficiano da due anni di tale sovvenzione nell'importo corrispondente", spiega Theiner.

Poichè la pensione di invalidità civile è appunto una pensione e non un contributo, questa non ha potuto essere compresa nell'assegno di cura, fatto che ha portato gli invalidi parziali a beneficiare dell'intera somma per la non autosufficienza e in aggiunta dell'aumentata quota di pensione per invalidità civile. "Ma non è pensabile che gli invalidi totali ricevano meno degli invalidi parziali, per cui abbiamo eliminato questa disparità di trattamento con una specifica legge provinciale", aggiunge Theiner. Nell'elaborazione del regolamento sono state coinvolte anche le associazioni interessate, precisa il direttore Tragust, "che hanno compreso e accolto la misura." 

Non corrisponde al vero, come affermato da alcune fonti, che gli invalidi parziali minorenni fruiscano di un contributo inferiore a quello che percepivano prima dell'introduzione degli aiuti alla non autosufficienza o che questa misura colpisca i più poveri, replica Tragust. Anche la ridefinizione dei contributi non ha nulla a che fare con tagli nel settore sociale, perchè i mezzi finanziari così disponibili verranno investiti nell'inserimento lavorativo di persone con disabilità. I responsabili provinciali riconoscono invece come giustificata la critica di aver inviato in ritardo, a ridosso dell'entrata in vigore del nuovo regolamento, la comunicazione ufficiale ai genitori interessati. Anche se, come detto, le associazioni interessate erano da tempo informate.

pf


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