Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Seduta della Giunta provinciale - Lunedì 1° febbraio 2010

Di seguito alcune delle decisioni assunte dalla Giunta provinciale nella seduta di oggi (1° febbraio) e illustrate dal presidente Luis Durnwalder nella successiva conferenza stampa.

Regole per le società compartecipate

La Giunta provinciale ha deciso un taglio considerevole dei compensi che spettano ai manager delle società partecipate dalla Provincia, fissando un tetto massimo. La retribuzione, ha annunciato Durnwalder, "non dovrà superare quella di un direttore di Dipartimento provinciale, vale a dire circa 4.500 euro netti al mese." È prevista un'indennità aggiuntiva del 30% per quegli incarichi che prevedono una responsabilità particolare, anche in considerazione dell'organico della società e del budget. Per i dirigenti apicali attualmente sotto contratto la misura scatterà a fine scadenza, al memonto della nuova nomina o del rinnovo. La Giunta ha inoltre deciso che i suoi rappresentanti nominati nelle società partecipate dovranno garantire alla Provincia un costante flusso di informazioni e assicurare maggiore uniformità e chiarezza nella gestione dei rapporti. "In tal modo - ha detto Durnwalder - "la Giunta non si troverà più di fronte a fatti compiuti, come era talvolta accaduto nel passato." I rappresentanti dovranno presentare due volte all'anno una relazione sui fatti gestionali delle società controllate.

Ipes, nessun trasloco forzato

La Giunta provinciale ha discusso dell'eventuale trasferimento di affittuari Ipes in un alloggio più piccolo, partendo dal principio di equità nell'assegnazione di un appartamento adeguato alla consistenza della famiglia : "Non ci deve essere alcun allarme perchè non ci sarà alcun trasloco forzato", ha ribadito il presidente Durnwalder rispetto alle notizie di questi giorni. Le condizioni in base alle quali si può richiedere la disponibilità anche alle persone over 65 a trasferirsi in un alloggio più piccolo, cioè adeguato alla composizione del nucleo familiare, sono quattro: un bisogno sociale che deve partire dalla richiesta di alloggi per famiglie numerose; il consenso della persona sul cambio alloggio, ma qualora decidesse di restare in quello più grande, l’Ipes applicherà il canone provinciale per la metratura eccedente il suo fabbisogno; il nuovo alloggio dovrà essere nello stesso quartiere dove risiede la persona; infine le spese di trasloco sono a carico dell’Ipes. Durnwalder ha ricordato che oggi ci sono 55 domande di cambio alloggio da uno più grande a uno più piccolo, di cui la maggior parte a Bolzano. Si tratta di persone che per scelta vogliono abitare un alloggio più piccolo per ridurre le spese accessorie. "Per tale ragione a Bolzano in pratica non ci sarà nessun inquilino a cui verrà richiesto di spostarsi in alloggio piú piccolo, dato che sussistono già sufficienti offerte di persone che hanno chiesto volontariamente il cambio casa - ha chiarito Durnwalder - e d'altra parte ricordo che vi sono anche diversi casi di famiglie che aspettano un alloggio più grande. È per dare risposta a casi specifici di bisogno che la norma è stata modificata, non certo per trasferimenti generalizzati." I numeri usciti in questi giorni, ha concluso Durnwalder, non hanno quindi fondamento.

Stanziamenti per l'edilizia abitativa agevolata

La Giunta ha deliberato, nel quadro del programma  2010 nel settore dell'edilizia abitativa agevolata e dell'edilizia sociale, un impegno di spesa di 153 milioni di euro da suddividere tra le varie voci di intervento, dal risanamento all'Ipes e agli alloggi per il ceto medio. 40 milioni di euro sono previsti per i canoni di affitto.

Alla Consulta la lavorazione nelle cave

La Giunta ha deciso di resistere in giudizio davanti alla Corte costituzionale dopo la bocciatura da parte del Consiglio dei ministri della legge provinciale 10/2009 recante norme in materia di commercio, artigianato, alpinismo, esercizi pubblici e miniere. Il passaggio in discussione è l'art. 9 che modifica la disciplina delle cave e delle torbiere e che prevede, nelle intenzioni della Giunta, che nelle aree estrattive dotate di impianti di lavorazione autorizzati possa essere consentita la lavorazione di materiali inerti provenienti anche da altre cave, sbancamenti, scavi, fiumi o zone colpite da eventi naturali eccesionali, tutti ubicati a una distanza dall'impianto non superiore ai 15 km. Il Governo ravvisa una violazione delle competenze in tema di trasporto di materiali, la Giunta intende far valere le sue prerogative.

Accompagnamento abitativo per anziani

La Giunta ha approvato il regolamento per l'accompagnamento abitativo di anziani. "L'accompagnamento quotidiano delle persone anziane in casa propria è un servizio importante per superare le difficoltà dell'età e garantire una vita dignitosa", ha sottolineato Durnwalder. Il servizio consiste in un accompagnamento a bassa intensità per persone anziane nell'organizzare e condurre la vista quotidiana nelle specifiche abitazioni. Il servizio si rivolge ad anziani che hanno bisogno di aiuto nella vita di tutti i giorni ma per i quali il ricovero in centri di degenza o case di riposo non é ancora necessario. Su richiesta dei Comuni, la Giunta ha elaborato direttive unitarie per l'esecuzione del servizio sul territorio: per l'accompagnamento il diretto interessato dovrà versare 6 euro al mese se completamente autosufficiente, 8,5 euro se è inquadrato nella prima fascia di non completa autosufficienza e 11 euro mensili nei casi di inquadramento nella seconda fascia.

Energia: concessioni e tariffe

La Giunta ha preso atto dell'intervento della Magistratura dopo l'assegnazione delle concessioni per le grandi derivazioni idroleettriche in Alto Adige. "In presenza di una segnalazione alla Procura - ha detto il presidente Durnwalder - va da sé che il magistrato apra un fascicolo sulle concessioni idroelettriche. È un atto dovuto che non ci preoccupa, la Giunta è convinta di aver applicato gli stessi criteri in tutte le assegnazioni e per tutti i concorrenti e siamo certi che emergerà che non vi sono state irregolarità".
Riguardo alle valutazioni del Centro tutela consumatori e utenti CTCU sulle tariffe praticate in Alto Adige nel settore dell'energia elettrica, Durnwalder ha invitato i responsabili dei consumatori ad una "maggiore obiettività e completezza": i confronti fatti dal Ctcu - ha sottolineato il Presidente - non sono congrui, anche perché sono stati condotti rapportando le tariffe Sel nel lungo periodo ad offerte speciali di altri gestori che si sono già concluse o che si concludono in questi giorni (Edison, Enel, Eon). In ogni caso Durnwalder ha ribadito che la Giunta ha come obiettivo il mantenimento di tariffe convenienti per gli utenti. "Se alla politica di riduzione della Sel faranno seguito analoghe azioni degli altri gestori, tanto meglio per il consumatore."

Piazzole di servizio lungo le ciclabili

La Giunta ha rivisto il piano della dislocazione delle piazzole di servizio lungo la rete ciclabile provinciale: considerando che alcune delle aree di sosta previste non verranno realizzate e che per contro sono state presentate domande per costruirne altre, la Giunta ha deciso di stralciare 9 delle piazzole previste in origine e di accogliere 4 nuove domande di costruzione.

Toponomastica: Giunta alla Consulta

La Giunta ha deciso di impugnare davanti alla Corte Costituzionale il decreto legislativo del dicembre 2009 che corregge alcuni effetti del cosiddetto "decreto taglialeggi" disposto dal ministro per la semplificazione normativa Calderoli  e salva alcuni atti dalla cancellazione. La questione è quella della toponomastica: nel decreto di Calderoli, tra le migliaia di vecchie norme di cui si disponeva l'abrogazione, figurava anche il regio decreto del 29 marzo 1923, che introduceva i nomi italiani delle località dell'Alto Adige. A dicembre il successivo decreto correttivo, un giorno prima dell'entrata in vigore di quello previsto dal ministro, ripristinava i nomi italiani. La Provincia ravvisa una lesione delle norme autonomistiche per l'Alto Adige che prevedono la bilinguità dei nomi e impugna pertanto il decreto correttivo dinanzi alla Corte costituzionale.

Piani per le zone a rischio idrogeologico

Tutti i Comuni altoatesini sono tenuti ad elaborare un piano comunale delle zone a rischio idrogeologico ma i problemi non mancano, considerato che molti territori rientrano nella cosiddetta "zona rossa", quella a maggior pericolo dove non è possibile realizzare nuove costruzioni. Per facilitare il lavoro dei tecnici comunali e dei professionisti, la Giunta ha deciso di incaricare la Ripartizione provinciale opere idrauliche della stesura del piano rischio nei casi di fiumi o corsi d'acqua che interessano più Comuni, in modo da garantire un programma di intervento uniforme e chiaro in tutta l'area attraversata dal corso d'acqua.

Cambia nome il parco naturale

La Giunta ha approvato la richiesta dei Comuni interessati (ma Sesto era contrario), al cambio del nome dell'attuale parco naturale delle Dolomiti di Sesto nei Comuni di Dobbiaco, San Candido e Sesto. La nuova denominazione sarà "Parco naturale delle Tre cime", un nome più breve che, ha ricordato Durnwalder, "da un lato si associa a una montagna molto conosciuta e dall'altro garantisce semplicità e immediatezza anche a livello di promozione, tanto più importante ora che le Dolomiti sono diventate patrimonio naturale Unesco." 

Impianti fotovoltaici nelle sedi provinciali

La Provincia da' attuazione concreta all'impegno di installare impianti fotovoltaici sui tetti dei palazzi di sua proprietà. La Giunta ha dato via libera al progetto e alla procedura che dovranno portare alla realizzazione di impianti fotovoltaici su una superficie di 20 ettari, pari a 200mila mq di tetto. La produzione sui palazzi provinciali è stimata in 20 mgw di energia e 20 milioni di kwh.

pf

Le decisioni della Giunta Provinciale 01-02-2010

Il Presidente Durnwalder sui casi di aloggi Ipes sovradimensionati

Il Presidente Durnwalder sulle novità per le società controllate


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