Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Riduzione della burocrazia: la prima ad attuarla è la Ripartizione Cultura Italiana

Nei giorni scorsi il vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, ha avuto due incontri con i responsabili delle associazioni giovanili e delle associazioni culturali italiane per illustrare le principali innovazioni decise dalla Giunta provinciale al fine di ridurre in maniera sensibile l’iter burocratico a carico degli utenti.

Hanno preso parte agli incontri, assieme al vicepresidente della Provincia, i dirigenti del Dipartimento, della Ripartizione e degli Uffici provinciali interessati allo scopo di illustrare nel dettaglio rispettivamente ai responsabili del mondo dell’associazionismo giovanile ed alle associazioni culturali in lingua italiana che operano su tutto il territorio provinciale, le principali innovazioni deliberate dalla Giunta per ridurre l’iter burocratico.  

Alla Ripartizione alla cultura italiana è stato affidato dalla Giunta il compito di “apripista” nel complesso processo di semplificazione e di sburocratizzazione dell’attività amministrativa provinciale.

La Ripartizione alla Cultura Italiana”, ha sottolineato Tommasini, “è la prima all’interno della pubblica amministrazione provinciale che ha concretamente ridotto la burocrazia. Meno burocrazia vuol dire automaticamente più tempo a disposizione per le attività di tutti i giorni e maggiori risorse da dedicare a nuovi progetti”

Sia i responsabili delle associazioni giovanili che quelli delle oltre 100 associazioni culturali di lingua italiana hanno espresso la loro soddisfazione per il processo avviato dal Dipartimento che va nella giusta direzione e consentirà di semplificare in maniera significativa l’attività dei sodalizi.

Tra le innovazioni più significative illustrate dall’assessore Tomamasini vi è, in particolare, la semplificazione della rendicontazione attraverso la presentazione di un elenco delle fatture.

Le associazioni, in base alle norme approvate dalla Giunta, devono contare almeno 9 soci, che si riducono a 5 per i Comuni con meno di 20.000 abitanti; le domande devono essere presentate entro il 10 novembre dell’anno precedente solo da parte delle associazioni che hanno beneficiato di un contributo superiore a 30.000,00 €; è inoltre prevista una maggiorazione dei sussidi a 4.000 €.

Sono stati anche introdotti nuovi criteri qualitativi ed un’importanza particolare viene attribuita alla  collaborazione in rete tra le varie associazioni. Le associazioni che svolgono la loro attività da oltre 20 anni possono richiedere alla Ripartizione cultura un’attestazione a riguardo; sono stati introdotti nuovi criteri per quanto riguarda lo spettacolo professionale dal vivo ed è prevista una maggiorazione dell’anticipo per gli enti che gestiscono sale teatrali con più di 400 posti.

I nuovi criteri introducono anche una fondamentale distinzione tra l’opera di volontariato e qualsiasi forma lavorativa e prevedono gravi sanzioni per false dichiarazioni da parte dei presidenti.

 

 

FG


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