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Legge sull'edilizia agevolata in consiglio, Tommasini: "Si aprono nuovi scenari"

L'assessore provinciale Christian Tommasini esprime la propria soddisfazione per l'avvio della discussione, da parte del consiglio provinciale, delle nuove norme sull'edilizia agevolata contenute nella legge omnibus. "Si aprono scenari e possibilità abitative che rappresentano degli autentici momenti di innovazione per tutto il settore, che ora potrà contare su strumenti d'intervento più rapidi".

Con l'avvio della discussione, da parte del consiglio provinciale, della legge omnibus, si è aperto il dibattito sulle nuove norme riguardanti l'edilizia abitativa agevolata. "Sono estremamente soddisfatto del lavoro di preparazione della legge - spiega Tommasini - e dei risultati che potrà portare. Si tratta di un provvedimento che si rivolge a coloro che ne hanno veramente bisogno, e che contrasta i tentativi di speculazione. Sono convinto che, con l'approvazione definitiva, si potranno aprire dei nuovi scenari e delle nuove interessanti possibilità per la politica abitativa in Provincia di Bolzano". Il cuore della legge prevede da una parte di velocizzare programmi di edilizia popolare, e dall'altra di sostenere le persone che si trovano in difficoltà a causa della crisi economica.

Tre gli assi portanti del provvedimento, che punta a migliorare la situazione per le fasce sociali più deboli e per il ceto medio. La legge rafforza il ruolo dei Comuni creando una sinergia per una concreta partecipazione alla realizzazione dei programmi, grazie alla stipula di una convenzione con la Provincia per l'individuazione dei terreni. Se non ci fosse disponibilità di aree  nell'immediato, si potrà applicare una procedura abbreviata, ma solo nei comuni con più di 10mila abitanti. Il provvedimento prevede inoltre uno snellimento delle procedure per l'acquisizione delle aree di edilizia e per la costruzione degli alloggi, anche tramite degli interventi di sostegno finanziario. Il terzo pilastro è rappresentato dagli interventi a sostegno delle persone colpite da una situazione di crisi. "Penso, ad esempio, a coloro che devono pagare il mutuo e hanno perso il posto di lavoro - sottolinea l'assessore Christian Tommasini - e che dunque, per causa di forza maggiore, non riescono a pagare le rate. Per loro abbiamo previsto dei contributi di emergenza da parte della Provincia allo scopo di non perdere l'abitazione in cui vivono".

Tra i soggetti chiamati a realizzare il programma di edilizia popolare, che prevede anche la costruzione di circa 1000 alloggi a canone calmierato riservati al ceto medio, figurano l'Ipes, gli enti no profit (cooperative e fondazioni) e i Comuni. Oltre alle costruzioni ex novo, la legge punta molto su alcuni strumenti innovativi che consentiranno di intervenire in maniera più rapida ed efficace. Il programma, infatti, prevede una particolare attenzione al risparmio delle superfici grazie, da un lato, al recupero delle cubature esistenti non adeguatamente sfruttate, e, dall'altro sull'acquisto di abitazioni già presenti sul mercato. Su quest'ultimo punto il prezzo convenzionale potrà arrivare sino a un massimo di 2.300 euro al metro quadrato, dunque un valore ampiamente più basso rispetto a quello di mercato, allo scopo di contrastare le speculazioni. Per quanto riguarda l'acquisto degli alloggi già presenti sul mercato, s'intende fissare un tetto massimo pari al 30% di tutto il programma. Ci sarà infine la possibilità di tutelare maggiormente le coppie di fatto.

mb


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