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Siglato il patto di stabilità tra la Provincia e la Camera di commercio

Spese complessive che nel 2010 non possono superare il limite del 2009, l'organico aumentato di una unità, l'opzione per ulteriori trattative su personale e budget nel caso di assunzione di nuove competenze: sono i punti centrali dell'intesa sul patto di stabilità provinciale per il 2010 siglato oggi (18 novembre) a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dal presidente della Camera di commercio Michl Ebner.

Il presidente Durnwalder e il presidente Ebner firmano il patto di stabilità Provincia-Camera di commercio per il 2010 (Foto USP/Pertl)

Al patto di stabilità statale che la Provincia stipula di anno in anno con il Governo in tema di contenimento della spesa pubblica e di rispetto dei parametri europei, fa da corollario il patto di stabilità provinciale che la stessa Provincia sigla con i maggiori enti pubblici locali: il Consorzio dei Comuni, la Camera di commercio, la Libera università di Bolzano e l'Ipes. Tali enti devono utilizzare gli stessi parametri e la stessa metodologia a cui è tenuta la Provincia, con la fissazione di un quadro complessivo dato da un preciso tetto di spesa escluse le voci che non devono sottostare all'intesa. 

A Palazzo Widmann è stato siglato oggi (18 novembre), con la firma del presidente Luis Durnwalder e del presidente Michl Ebner, il patto di stabilità tra la Provincia e la Camera di Commercio, secondo lo schema predisposto dalle Ripartizioni provinciali Finanze e Enti locali. Prevede per il 2010 che le voci di spesa dell'ente camerale rientranti nel patto di stabilità non possano superare la soglia fissata per il 2009, pari a 21,58 milioni €. Sono invece esclusi dal patto di stabilità i costi sostenuti per le aziende speciali EOS, l'organizzazione che promuove l'export, e IPSE, l'istituto che promuove lo sviluppo economico. Non ricadono nel patto anche le spese di investimento per aumentare il fondo in dotazione delle aziende speciali e le spese connesse con le funzioni delegate.

Il nuovo patto di stabilità prevede inoltre che l'organico della Camera di commercio, ridotto di quattro unità nel periodo 2006-2008 e rimasto invariato nel 2009, venga aumentato con la creazione di un posto nel settore del controllo dei vini e della denominazione di orgine controllata. Una eccezione, sia riguardo ai costi che al personale, è prevista sono in caso di trasferimento di nuove competenze alla Camera di commercio: "In questa eventualità sarà una commissione a decidere come potranno essere modificati i parametri delle spese e dell'organico", sottolinea il presidente Durnwalder, che ricorda infine un altro importante aspetto legato alla congiuntura economica contigente: "Se gli effetti della crisi economica dovessero perdurare anche nel 2010, la Camera di commercio potrà elaborare per le aziende speciali un pacchetto di misure che resterebbe escluso dal patto di stabilità."

pf


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