Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Emerse dalla TAC nuove informazioni su due mummie esposte al Museo Archeologico

È stata eseguita nei giorni scorsi la TAC a due mummie esposte nella mostra temporanea “Mummie. Sogno di vita eterna” presente al Museo Archeologico dell’Alto Adige sino al 25 ottobre prossimo. Dall’indagine sono emerse interessanti informazioni sulle due mummie, sulle loro condizioni di vita e le presunte cause di morte.

La mummia di Imhotep

Le due mummie provengono dal Museo delle antichità Egizie di Torino e sono state prestate al Museo Archeologico dell’Alto Adige per l’allestimento della mostra temporanea “Mummie. Sogno di vita eterna”  che rimarrà aperta a Bolzano sino al 25 ottobre prossimo.

Si tratta, nel dettaglio, di una mummia di circa 2 anni avvolta in bende di lino con una collana di perle al collo. Un test del DNA consentirà di accertare il sesso della piccola mummia. La seconda mummia è quella di Imhotep  il cosiddetto “Visir di Tebe” l’attuale Luxor, un funzionario d’alto rango che visse nel periodo pre-classico (1550 – 1292 a.C.) durante il regno del Faraone Tutmosis I. La mummia esposta al Museo Archeologico dell’Alto Adige è stata ritrovata nella “Valle delle Regine” nei pressi di Tebe ed è stata scoperta nell’ambito di una campagna di scavi condotta da una spedizione italiana nel 1903.

Anche questa mummia, come tutte quelle ritrovate nella Valle delle Regione, era già stata spogliata di tutto il suo corredo in epoca antica. Dall’indagine condotta con la TAC è emersa l’immagine di un uomo di circa 45 – 55 anni, alto tra i 163 e 165 cm deceduto presumibilmente in seguito ad un infezione causata da un ascesso e dal conseguente avvelenamento del sangue.

Queste indagini sono state condotte, nell’ambito del programma scientifico organizzato in concomitanza con la mostra temporanea, presso l’Ospedale Regionale di Bolzano dal radiologo, Dr. Paul Gostner, che ha svolto accurate indagini su Ötzi, e dalla Dr.ssa Patrizia Pernter.

Le indagini mediche sono state effettuate naturalmente con il consenso della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo delle Antichità Egizie di Torino e con il sostegno dell’Istituto per le Mummie e l’Iceman dell’Eurac di Bolzano.

Dopo la tappa bolzanina la mostra sarà allestita negli Stati Uniti ed in particolare a Los Angeles dal giungo del prossimo anno.

FG

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