Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Nota dell’ass. Tommasini riguardo al rinvio della norma sull’equipollenza al Patentino

Alleghiamo la nota del vicepresidente della Provincia, Christian Tommasini, in merito al rinvio della norma sull’equipollenza al Patentino definita “Un grave errore del Governo”.

“Il Governo ha commesso un grave errore a non approvare la norma di attuazione che equipara il Patentino alle certificazioni europee” afferma in una nota diramata questo pomeriggio l’assessore provinciale alla scuola e cultura italiana, Christian Tommasini ed aggiunge “Si tratta di un grave errore che pagano i cittadini in termini di minori diritti ed opportunità.

La norma di attuazione predisposta dalla vecchia Commissione dei 6 prevede infatti l’equipollenza fra il Patentino e le certificazioni linguistiche riconosciute in tutta Europa. In questo modo, oltre ad ottemperare quanto disposto dalla Corte di Giustizia europea in materia, si riconosce come il Patentino non sia più l’unico strumento per accertare la conoscenza delle lingue.

L’innovativa norma predisposta grazie alla Commissione presieduta da Gianclaudio Bressa e di cui facevo parte prevede inoltre il riconoscimento dell’attestato di bilinguismo anche per chi abbia frequentato una scuola superiore in una lingua e l’università in un’altra.

Quella norma” prosegue la presa di posizione di Tommasini “era frutto di un’intesa fra Stato e Provincia per contribuire ad allineare uno dei pilastri della nostra autonomia a quanto ci viene richiesto dall’Unione Europea in tema di rapporto equilibrato fra tutela dei gruppi linguistici e tutela dei diritti individuali. La norma non fu poi approvata definitivamente per la contestuale caduta del governo Prodi.

Dopo aver lasciato passare un anno e mezzo, l’attuale Governo Berlusconi  si è ora degnato di affrontare la questione, ma con una decisione miope e sconsiderata ha deciso di rinviare tutto.”

Secondo il vicepresidente della Provincia le motivazioni addotte per la non approvazione sono da contestare in tutto e per tutto. “ Non è vero che il C1 sarebbe troppo difficile, perché già oggi molte persone sono in possesso dell’attestato di livello C1 che corrisponde al Patentino A, come dimostra il caso dell’insegnante che aspira a diventare dirigente scolastica. Bloccare tutto significa non riconoscere un loro diritto, come si era invece impegnato a fare il ministro Frattini.

La certificazione europea vale in tutta Europa, mentre il Patentino vale  solo in Alto Adige, inoltre l’esame si può fare in ogni Paese, da Parigi a Monaco, da Roma e Bolzano ed il test ha sempre lo stesso standard. Questo significa togliere il blocco psicologico ed il rigetto che molti hanno verso il Patentino e favorire un approccio più positivo nello studio della lingua.”

Con il riconoscimento della validità della certificazione europea” conclude la nota di Tommasini “avremmo inoltre una nuova opportunità didattica:  potremmo infatti lavorare per reimpostare i nostri programmi d’insegnamento per portare i nostri ragazzi a raggiungere alla fine del ciclo di studi superiori la certificazione europea di livello B2 (che corrisponde al Patentino B), come già avviene peraltro in molte scuole per l’inglese. 

In questo modo si raggiungerebbe l’obiettivo della certificazione con la maturità garantendo contemporaneamente la serietà della preparazione e lo stimolo allo studio. La nuova norma è una grande opportunità per tutti ed in particolare per i giovani del gruppo italiano che hanno sempre mostrato segnali di sofferenza di fronte al monopolio del Patentino.

Lasciare tutto cosi e rinviare ancora con la scusa che bisogna fare approfondimenti tecnici è una decisione irresponsabile di cui i rappresentanti di questo Governo si assumono la responsabilità di fronte ai cittadini”.

 

FG


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