Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Presentata da Theiner la campagna di sensibilizzazione “Segnale d’allarme: l’infarto nell’uomo e nella donna”

Presentata questa mattina dall'assessore alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, la campagna di informazione e di sensibilizzazione “Segnale d’allarme: l’infarto nell’uomo e nella donna” promossa dall´'Assessorato in collaborazione con la Centrale Provinciale per le Emergenze 118, la Fondazione Cuore Alto Adige, Heart Care Foundation, Upad e Gender Medicine.

La locandina della campagna

Riguardo all’infarto cardiaco, ha sottolineato nel corso della conferenza stampa odierna l’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, vi è attualmente scarsa informazione soprattutto per quanto riguarda l’incidenza di genere. È, infatti, errato ritenere che l’infarto cardiaco colpisca prevalentemente l’uomo rispetto alla donna.

Al contrario l’infarto è una piaga sociale in cui le donne, come in altri settori, stanno superando gli uomini. Nel 2007, negli ospedali dalla provincia sono state ricoverate 1.754 persone con diagnosi di infarto.

Di questi 843 erano maschi e 911 femmine, che quindi erano in maggioranza. L’anno successivo, i ricoveri per infarto sono stati in tutto 1.506, e anche qui, in base ai dati statistici della relazione sanitaria provinciale, le donne hanno superato gli uomini, rispettivamente con 777 e 729 casi.

Già questi dati dimostrano che non è affatto vero che l’infarto colpisca prevalentemente i maschi, come spesso si sente dire, anzi l’infarto è una piaga sociale in cui le donne, come in altri settori, stanno superando gli uomini.

Inoltre, dalla ricerca medica è emerso che in una donna i segni premonitori di un infarto acuto o imminente si manifestano in modo diverso che in un uomo. Nell’uomo, ad esempio, si manifesta dolore al torace, senso di costrizione e soffocamento, debolezza improvvisa e pallore. Nelle donne i sintomi possono essere diversi e si manifestano spesso: respiro corto o affannoso, nausea, dolori addominali e vomito, dolore alla schiena o alla mandibola, stanchezza profonda ed inspiegabile.

Nel corso del suo intervento l’assessore Theiner ha sottolineato: “Per me come assessore alla sanità è importante sapere che alla centrale d’emergenza, nei servizi di soccorso, negli ospedali e nei distretti sanitari operano degli specialisti esperti ed affidabili, in grado di riconoscere e valutare immediatamente questi sintomi.

Da questo punto di vista, il nostro Ufficio per la formazione del personale sanitario ha già svolto un’opera assidua con corsi di formazione e aggiornamento mirati.  Stiamo realizzando questa campagna di sensibilizzazione insieme alla Centrale d’emergenza 118 del Servizio sanitario provinciale, alla Fondazione cuore Alto Adige, all’UPAD e all’HCF, la fondazione internazionale per la salute del cuore rappresentata dalla sua filiale italiana ANMCO. In questa sede, quindi, vorrei ringraziare dell’impegno profuso tutti gli operatori, gli amici e gli sponsor di queste istituzioni”.

L’assessore ha quindi aggiunto “La campagna d’informazione che vi presentiamo oggi è pensata per imprimere nella coscienza della popolazione l’importanza di riconoscere i sintomi dell’infarto cardiaco, una vera piaga sociale che colpisce tutti, senza distinzione di sesso.

Ciascuno dovrebbe saper riconoscere questi sintomi, che si manifestano in modo diverso negli uomini e nelle donne. E soprattutto vorremmo ottenere uno scopo preciso: fare in modo che in ogni situazione d’emergenza, e ogni volta che una persona sta male, per prima cosa si chiami il 118”.

Sono seguiti gli interventi di Walter Baumgartner, presidente della Fondazione Cuore Alto Adige, Manfred Brandstätter, direttore della Centrale provinciale per le Emergenze, Andrea Erlicher, presidente regionale dell’ANMCO in rappresentanza dell’associazione “Hert Care Foundation”, ed Elisa Morra, specialista in cardiologia all’Ospedale di Merano.

In particolare il dott. Brandstätter ha illustrato nel dettaglio l’attività svolta dalla Centrale provinciale per le Emergenze 118 che gestisce in media ogni 24 ore 1450 chiamate. Nel 2008 sul “118” sono state evase oltre 118.000 chiamate d’emergenza e oltre 23.000 sul “115”. Il 118 in particolare riceve, valuta ed evade le chiamate d’emergenza, coordina e gestisce i mezzi di soccorso, ottimizza le risorse dentro e fuori dell’ospedale, dà informazioni sulle farmacie e medici di turno, allerta e coordina lo psicologo e l’assistenza spirituale d’emergenza.

Il servizio si basa su di una tecnologia d’avanguardia ed è dotato di 2 elicotteri dell’Elisoccorso Provinciale 365 giorni all’anno più un elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites, nelle stagioni turistiche, sia invernale che estiva, garantendo il servizio durante le ore diurne. Pronti ad intervenire su chiamata 24 ore su 24 vi sono inoltre 8 autoambulanze di soccorso con medico a bordo, ubicate presso tutti gli ospedali della provincia più 35 ambulanze di soccorso, distribuite capillarmente su tutto il territorio

Il lavoro nella Centrale 118 si svolge su turni di 12 ore su 9 postazioni di lavoro, provviste di un sistema informatico e di un sistema radio e telefonico. Sono sempre in servizio un infermiere capoturno, 3-4 call-taker e 2-3 dispatcher. Il lavoro si basa su una cartografia esatta per l’identificazione del luogo dell’emergenza.

È la cartografia ufficiale della Provincia, nella quale sono riportati tutti i nomi delle località, anche agricole, dei masi, dei rifugi, delle cime montane, dei sentieri, ecc. Cliccando con il mouse si possono inoltre determinare velocemente  coordinate geografiche. Il lavoro si svolge secondo procedure prestabilite, in cui tuttavia è lasciato spazio alla professionalità dei singoli collaboratori.

Recentemente è stato elaborato un Protocollo operativo per la sindrome coronaria acuta e l’infarto acuto del miocardio, concordato e condiviso con tutti i reparti e servizi operanti a livello provinciale per questo tipo di patologia.

 

 

FG


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