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Berger sulla stagione turistica: no al price dumping

Stamane, venerdì 28 agosto 2009, nel presentare l'andamento della stagione turistica attuale, l'assessore provinciale Hans Berger assieme ai vertici della società Alto Adige Marketing ha affermato che deviare dalla politica dei prezzi applicando ribassi equivale ad un'"automutilazione". CON AUDIO

Un'immagine della conferenza stampa dell'assessore Berger (insieme al presidente di Alto Adige Marketing Marsoner e il direttore Engl) sulla stagione turistica (foto USP/Pertl)

Guardando alla stagione turistica in corso l'assessore Berger ha posto in evidenza come esa sia improntata fortemente alle prenotazioni a breve termine; in particolare gli ospiti italiani hanno cercato la fuga al fresco nei monti in seguito al perdurare di elevate temperature nelle città della penisola. Per tale ragione, a dispetto delle previsioni il numero degli arrivi non è così negativo; ma come ricorda Berger questo è un indicatore insuficiente per determinare lo stato di salute del turismo e si dovrà fare i conti con perdite nel volume d'affari. 
La presenza degli ospiti, però, è il punto da cui partire per cercare di influire sulle abitudini di spesa attraverso l'offerta di servizi. Proprio in na situazione come quella attuale, come prosegue l'assessore Berger, uno strumento adeguato può essere quello di offrire più servizi mantenendo il prezzo invariato, piuttosto che introdurre ribassi. Chi opta per la riduzione dei prezzi non avrà quale contropartita la creazione di valore aggiunto, anzi, nei prossimi anni in concomitanza con i rincari si troverà a doverli giustificare. Infatti, è scontato che la qualità ha il suo prezzo, come ribadisce Berger.
Anche secondo il presidente di Alto Adige Marketing, Reinhold Marsoner, il prezzo è il segnale principale per il livello qualitativo di una regione a destinazione turistica; per tale ragione è importante essere consapevoli di offrire un prodotto inconfondibile e praticare di conseguenza un'adeguata politica dei prezzi. Sondaggi relativi alla disponibilità di spesa mostrano del resto che ad esempio austriaci, svizzeri, polacchi, cechi, belgi e britannici sarebbero disposti a sborsare fino al 40 per cento in più per il loro soggiorno in Alto Adige.

Attualmente un turista in provincia di Bolzano spende in media 120 al giorno; l'obiettivo, secondo Christoph Engl, direttore di Alto Adige Marketing, sarebbe quello di elevare tale importo a 150 Euro incrementando i costi per i servizi e per le infrastrutture. Altresì, come ha sottolineato, sarebbe necessario un cambio di rotta per quanto attiene la suddivisione stagionale ed i relativi prezzi. Infatti, l'alta stagione viene sempre più evitata e pertanto, così Engl, sarebbe opportuno puntare su prezzi medi più elevati durante tutto l'arco di apertura degli esercizi.

SA

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