Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

L’Alto Adige è leader mondiale nella conservazione delle mele

Ogni anno in Alto Adige vengono immagazzinate in più mesi quasi un milione di tonnellate di mele. Se le mele altoatesine vengono apprezzate per tutto l’arco dell’anno e non solo appena raccolte, è anche e soprattutto merito dell’alta tecnologia utilizzata in questo settore. Essa offre al produttore altoatesino un vantaggio decisivo nella competitività.

Per aggiornare tutti gli operatori del settore si è svolta oggi (4 agosto) presso il Centro di Sperimentazione Agraria e Forestale di Laimburg una conferenza sulle tecniche di conservazione frutticole nel corso della quale sono stati presentati i dati dell’attività di ricerca e sviluppo del progetto che ha portato l’Alto Adige ad essere all'avanguardia nel mondo per la capacità di immagazzinare le mele.

Con una tecnica innovativa, chiamata DCA (atmosfera dinamica controllata), lo stato di salute e di conservazione delle mele nelle celle frigorifere è tenuto sotto costante controllo, tramite sensori della fluorescenza, al fine di creare condizioni ottimali per lo stoccaggio delle mele anche per 11 mesi.

Attualmente i nuovissimi metodi di conservazione, realizzati con un team di esperti canadesi, vengono messi a confronto con altri metodi come “SmartFresh” o “ILOS+”.

L’esperto tedesco Josef Streif ha parlato delle analisi elementari della maturazione e conservazione, mentre Angelo Zanella, del Centro di sperimentazione di Laimburg insieme con il suo team, ha presentato risultati e tematiche, come ad esempio lo sviluppo dei danni impattivi durante la conservazione che provocano le ammaccature, l’utilizzo di strumenti innovativi per determinare il grado di maturazione delle mele senza danneggiarle e l'utilizzo di nuovi sistemi di pulitura delle mele durante la cernita.

 

 

FG


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