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Presentata la Relazione agraria e forestale, 2008 da record per le mele

Un raccolto record per le mele, con il superamento del milione di tonnellate, controbilanciato da una riduzione nella produzione di uva e latte. Sono questi alcuni dei dati contenuti nella Relazione agraria e forestale, vero e proprio bilancio del settore nel 2008, presentati dal presidente Luis Durnwalder e dall'assessore Hans Berger. CON AUDIO

Il presidente Durnwalder e l'assessore Berger presentano la Relazione agraria e forestale

Il 2008 è stato un anno record per la frutticoltura altoatesina: per la prima volta il raccolto ha superato il limite del milione di tonnellate, attestandosi a 1.059.000 tonnellate, nonostante le superfici coltivate siano rimaste sostanzialmente invariate. "Questi dati - ha spiegato l'assessore all'agricoltura Hans Berger - dimostrano la grande importanza che ha guadagnato l'Alto Adige in questo settore a livello nazionale e internazionale. Basti pensare che il nostro territorio produce quasi la metà delle mele raccolte in tutta Italia e il 10% di quelle raccolte nei 27 paesi membri dell'Unione Europea". Proprio Bruxelles diventa sempre più il partner con cui confrontarsi per quanto riguarda i problemi dell'agricoltura altoatesina: la Provincia di Bolzano, infatti, ha competenza primaria in materia rispetto a Roma, ma non rispetto all'Europa. Dalla crescita delle mele, alla diminuzione dell'uva: con i 315mila ettolitri di vino del 2008, l'Alto Adige ha fatto registrare una calo di produzione pari al 10%. Un risultato comunque apprezzabile in un settore fortemente colpito dalla congiuntura internazionale.

Uno dei cuori pulsanti dell'agricoltura altoatesina è il settore lattiero-caseario. Anche nel 2008 si è confermato il trend calante, con una produzione di 365 milioni di litri. "I nostri contadini - ha commentato Berger - riescono a spuntare un prezzo unico a livello europeo, che si aggira attorno ai 48 cent/litro. L'ombra che grava sul mercato è però rappresentate dalla costante crescita dei costi, che può essere affrontata con un maggiore cooperazione tra i produttori e con un rafforzamento del marchio Alto Adige. Le prospettive, comunque, per tutto il settore agricolo, restano positive: c'è ottimismo". Il presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder ha invece fatto il punto della situazione sul patrimonio forestale altoatesino. "L'80% dei nostri boschi è sano - ha spiegato - e la certificazione del legname prodotto in Alto Adige dovrà diventare un vantaggio concreto per i produttori. Quasi la metà del territorio della Provincia (323mila ettari) è boschivo, e ciò caratterizza il nostro paesaggio rendendolo unico grazie al suo insostituibile ruolo di salvaguardia". Durnwalder ha inoltre sottolineato l'importanza di preservare le oltre 1.700 malghe presenti sul territorio, "strutture fondamentali per l'economia e la protezione del suolo". Infine, l'assessore Berger ha accennato alla battaglia altoatesina contro gli Ogm. "Faremo di tutto - ha spiegato - per mantenere la nostra provincia libera dagli organismi geneticamente modificati. I nostri partner in questa battaglia sono in costante aumento, e spero che la Commissione Europea preferisca privilegiare la volontà e le esigenze dei consumatori, anzichè quelle dei grandi produttori".

mb

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