Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Durnwalder sull'editoriale del Corriere: la linea di Magnago è la nostra

"La linea di Magnago, quella dell'autonomia a vantaggio di tutti e della pacifica convivenza, era, è e sarà sempre la nostra linea": così replica il presidente della Provincia Luis Durnwalder all'editoriale di Ernesto Galli della Loggia pubblicato oggi (8 maggio) sul "Corriere della Sera".

"Tutti gli estremismi, siano essi di parte tedesca o italiana, non hanno mai fatto bene alla convivenza dei gruppi linguistici in Alto Adige. La Giunta provinciale ha saputo governare negli anni con senso di responsabilità e anche in futuro non intende lasciarsi coinvolgere nelle provocazioni delle due parti", sottolinea il presidente Durnwalder intervenendo su quanto scritto dall'editorialista dello Corriere. "Credo che il professor della Loggia non disponga di tutti gli elementi per valutare appieno la nostra situazione, altrimenti il suo giudizio sarebbe diverso", sostiene Durnwalder.

Nei suoi sforzi quotidiani per una politica della convivenza la Provincia "spesso non è aiutata da esponenti del Governo, che con dichiarazioni avventate mettono in dubbio l'autonomia e il suo ancoraggio e danno fiato alle rivendicazioni degli estremisti di entrambi i gruppi, creando terreno fertile per la ricostruzione del muro contro muro", prosegue Durnwalder. Il presidente della Provincia puntualizza anche riguardo alle affermazioni di Galli della Loggia sui monumenti di epoca fascista in Alto Adige: non sono solo simboli della vittoria italiana nella Grande guerra, "perché il monumento alla Vittoria a Bolzano o quello all'Alpino a Brunico non ospitano i resti dei caduti, ma sono lì a glorificare l'epoca in cui sono stati costruiti", aggiunge Durnwalder.

All'editorialista del Corriere il governatore segnala, se ce ne fosse bisogno, il caso del bassorilievo di Mussolini a cavallo che campeggia sul Palazzo degli uffici finanziari a Bolzano con la scritta "Credere, obbedire, combattere". Sono presenze "che non appartengono al nostro tempo e che sicuramente non rendono onore ai tanti caduti della Prima guerra mondiale." La provocazione costante verso la popolazione locale viene poi alimentata dalle annuali deposizioni di corone e fiori sotto questi relitti del fascismo, osserva Durnwalder, "a riprova che il fascismo sopravvive ancora nelle teste e nei cuori di molti cittadini." Allo stesso tempo il Presidente ribadisce che "uguale condanna totale e inequivocabile va pronunciata per il nazionalsocialismo, che ha comportato grandi sofferenze anche nel nostro territorio." 

L'impegno di questi anni, conclude Durnwalder, "non ha visto il governo locale vivere su posizioni di rendita, quanto sforzarsi di far crescere non solo la coscienza del cittadino e l’orgoglio per la propria lingua e cultura, ma anche la convinzione che la vera ricchezza di questa terra è proprio la presenza di più gruppi in dialogo, ciascuno forte nella sua identità."

pf


Torna su

Foto 2015

Altre foto


Torna su