Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Widmann visita la MEMC a Sinigo: fondamentale per posti di lavoro e alta tecnologia

Come si sviluppa la MEMC di Sinigo, con 500 dipendenti una delle maggiori realtà imprenditoriali presenti in Alto Adige: questo il tema principale che l’assessore provinciale Thomas Widmann ha voluto approfondire nella visita compiuta all’azienda produttrice di silicio, che ha definito “una colonna portante dell’alta tecnologia in Alto Adige.”

Da sinistra, il responsabile di MEMC Italia Pedrotti, l'assessore Widmann, il direttore della MEMC di Sinigo Pasolli e il direttore di Dipartimento Jellici

Con il direttore di Dipartimento Gianfranco Jellici e guidato da Mauro Pedrotti, Presidente di MEMC Italia nonché da Claudio Pasolli, nuovo Direttore della sede di Sinigo, l’assessore Widmann ha compiuto una visita all’azienda alle porte di Merano. MEMC, in prima fila nel mondo nella produzione di silicio, ha un volume di affari di oltre due miliardi di dollari e da anni è presente in Alto Adige. “La sede di Sinigo è importante per l’Alto Adige – ha sottolineato Widmann – perché da un lato occupa circa 500 dipendenti e dall’altro contribuisce con circa 50 milioni € di imposte all’anno al rafforzamento del bilancio provinciale. E inoltre MEMC rappresenta con la sua alta tecnologia un biglietto da visita importante della realtà economica locale.”

Nel corso dell’incontro Widmann ha voluto conoscere in particolare le eventuali ripercussioni sull’attività della MEMC della crisi internazionale. I manager della multinazionale hanno informato l’assessore provinciale che la recessione ha effetti soprattutto sul silicio monocristallino impiegato nelle apparecchiature elettroniche. In questo settore è stato necessario ricorrere all’orario di lavoro ridotto o al collocamento in ferie di parte dei dipendenti. “Fortunatamente il calo nelle commesse di silicio monocristallino viene però compensato dal boom nelle richieste di silicio policristallino”, riferisce Widmann. Questo elemento trova applicazione prevalentemente negli impianti solari e attualmente registra una notevole richiesta.

Grazie a questo boom la multinazionale MEMC punta anche in futuro sulla sede di Merano, con prospettive di ampliamento. “A tale proposito abbiamo discusso nuovamente della questione di uno scalo ferroviario a Sinigo, che permetterebbe di scaricare le materie prime direttamente in loco anziché, come avviene finora, trasportarle via Tir attraverso Merano”, spiega Widmann. La Giunta provinciale sta attualmente valutando la fattibilità di questa opzione.

pf


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