Giornata dell’Autonomia 2014

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Convegno della Protezione civile: piani comunali per affrontare le emergenze

I vari livelli di un’emergenza, come fronteggiarla, come redigere un buon piano per rendere omogenei e quindi più efficaci gli interventi a favore della collettività: attorno a questi temi ruota il convegno promosso dal settore della protezione civile provinciale nell’ambito della fiera Civil Protect 09. Il congresso, con esperti di varie Regioni, si è aperto oggi (27 marzo) per proseguire fino a domenica 29 nei padiglioni di Fiera Bolzano.

In concomitanza con la Fiera della Protezione civile “Civil Protect 09” nel Padiglione C della Fiera di Bolzano è in corso un convegno internazionale di tre giorni organizzato dalla Provincia, Ripartizione Protezione antincendi e civile e dal Corpo permanente dei vigili del fuoco, dalla Croce Bianca, dai vigili del fuoco volontari dell’Alto Adige, dalla Croce Rossa. L’importante appuntamento si è aperto stamattina (27 marzo) - alla presenza di oltre 200 tra tecnici, operatori, volontari e amministratori - con il primo dei cinque moduli, quello dedicato alla responsabilità dei Comuni nella protezione civile.

Nel suo intervento di saluto a nome del presidente della Provincia Luis Durnwalder, il direttore di Dipartimento Heinz Holzer ha anticipato i punti salienti del congresso, “una grande occasione per parlare di sicurezza nell’interesse della collettività.”  Holzer ha ricordato che la pianificazione della protezione civile nei Comuni non è un ulteriore peso burocratico per le amministrazioni, “ma uno strumento fondamentale per essere pronti nei casi di emergenza.” A nome di Durnwalder Holzer ha ringraziato tutti gli organizzatori dell’evento, “che non vuole essere una vetrina della protezione civile altoatesina, il cui alto livello è ormai conosciuto, ma una piattaforma di scambio di esperienze tra varie realtà territoriali.”

Il direttore della Protezione civile provinciale Hanspeter Staffler ha affrontato direttamente la questione del sistema di intervento nei Comuni, illustrando il concetto di crisi e i suoi vari livelli, come fronteggiarla, come intervenire e come redigere un buon piano di emergenza comunale. “Lo scopo dei piani comunali è quello di rendere omogenei gli interventi nei casi di emergenza”, ha ribadito. Sono tre i livelli delle emergenze illustrati da Staffler: quelle striscianti (che non si vedono e esplodono dopo anni, come l’inquinamento e il surriscaldamento globale), le emergenze periodiche (come le inondazioni) e quelle a sorpresa (ad esempio i terremoti). “Il coordinamento tra i Comuni è fondamentale e in Alto Adige è consolidato grazie al sistema di allertamento provinciale”, ha aggiunto Staffler.

Il direttore della Ripartizione provinciale Opere idrauliche Rudolf Pollinger ha insistito sulla necessità di conoscere i vari pericoli per proteggersi. "Il piano delle zone di pericolo aiuta a conoscere i rischi esistenti e futuri e prevenire il più possibile." secondo Pollinger sono tre gli attori del sistema: le autorità istituzionali, le organizzaizoni di soccorso e i cittadini: "La vera sfida dei prossimi anni è quella di coinvolgere i tre attori nell'informazione preventiva capillare e anche nella gestione delle emergenze." Il convegno prosegue ne pomeriggio e domani. sabato 28, con i moduli dedicati alla gestione delle maxiemergenze, all'assistenza psicologica e assistenza spirituale in casi d’emergenza. Il quarto modulo riguarderà la formazione all’interno dei corpi dei vigili del fuoco. Infine domenica mattina si chiude con il quinto modulo dedicato a qualità e sicurezza nel soccorso sanitario.

 

 

pf

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