Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Consegnate le prime 12 onorificenze della Provincia di Bolzano

Sono state consegnate oggi (venerdì 5 settembre) a Castel Tirolo le prime onorificenze della Provincia di Bolzano. Dodici personalità non altoatesine che hanno acquisito meriti particolari nella crescita della nostra terra hanno ricevuto il Grande ordine al merito. Tra i premiati il maestro Claudio Abbado e il senatore a vita Giulio Andreotti.

5 settembre 1946: 62 anni fa veniva sottoscritto a Parigi l'Accordo De Gasperi-Gruber che dava il via all'autonomia altoatesina. Da quest'anno il 5 settembre sarà anche il giorno della consegna del Grande ordine al merito a personalità non altoatesine che hanno però contribuito in maniera decisiva a migliorare la nostra provincia in tutti i settori: dalla politica, all'economia, alla cultura. "A tanti anni di distanza dall'Accordo di Parigi - ha commentato il presidente della giunta provinciale - si può affermare che, nonostante tutto, la scelta presa all'epoca fu corretta: l'autonomia ha infatti permesso all'Alto Adige di crescere e prosperare in maniera impensabile". Secondo il Landeshauptmann, il merito del successo dell'autonomia non è soltanto della popolazione locale, che ha saputo sfruttare le opportunità concesse, ma anche dei molti personaggi che si sono impegnati a fondo, nella loro vita professionale, per l'Alto Adige. "Con le onorificenze - ha sottolineato - vogliamo ringraziare tutte quelle persone che hanno fatto molto per permettere a tutti e tre i gruppi linguistici che vivono in questa terra di intraprendere un percorso di sviluppo prolifico e condiviso".

Oltre a coloro che si sono battuti sin dall'inizio per la "causa altoatesina", la giunta provinciale ha deciso di onorare anche coloro che hanno contribuito in un secondo momento alla crescita della nostra provincia. In quest'ottica si inquadra il Grande ordine al merito consegnato al maestro Claudio Abbado, non presente a Castel Tirolo per improrogabili impegni professionali. "Il suo impegno per diffondere la musica e la cultura - ha commentato il governatore altoatesino - è stato davvero enorme. E ancora più lodevole è il fatto di aver coinvolto soprattutto i giovani nel suo progetto". Assente per motivi di salute anche il senatore a vita Giulio Andreotti, ritenuto una figura fondamentale per lo sviluppo dell'autonomia altoatesina, in maniera particolare per quanto riguarda il cosiddetto "pacchetto". Ultimo premiato, tra i cittadini di lingua italiana, è stato il veneziano Paolo Costa: "Come Rettore di Ca' Foscari - ha sottolineato il Landeshauptmann - ha contribuito in maniera determinante alla creazione di un'Università in Provincia di Bolzano. Inoltre, sia come ministro delle infrastrutture, che come presidente della commissione trasporti del Parlamento europeo, ha sempre avuto un particolare occhio di riguardo per l'Alto Adige, come dimostra l'impegno a favore del tunnel di base del Brennero".

Il Grande ordine al merito, inoltre, è stato consegnato all'ex responsabile generale dell'ORF Gerd Bacher ("un amico dell'Alto Adige, che ha consentito alla popolazione di lingua tedesca di mantenere saldi contatti culturali con la madrepatria"), all'ex europarlamentare Otto d'Asburgo ("una persona che si è sempre battuta per i diritti delle minoranze e per lo sviluppo di un'Europa senza confini"), all'ex Landeshauptmann della Stiria Josef Krainer e all'ex ministro della giustizia di Germania Hans-Jochen Vogel. Un ruolo importante nello sviluppo dell'autonomia altoatesina, tanto da meritarsi l'onorificenza, l'hanno avuto l'ex ministro degli esteri austriaco Alois Mock ("ha sempre sostenuto le nostre richieste prima della chiusura del pacchetto") e l'ex ambasciatore Ludwig Steiner ("la sua presenza nel corso delle lunghe trattative tra Italia e Austria è stata fondamentale: l'autonomia come la conosciamo oggi è frutto anche del suo lavoro"). Il Grande ordine al merito della Provincia di Bolzano è stato infine consegnato ai parenti dell'ex cancelliere austriaco Fred Sinowatz, scomparso poche settimane fa, e agli imprenditori Reinhold Würth e Friedrich Hoppe.

mb


Torna su

Foto 2015

Altre foto


Torna su