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Pacchetto della Provincia sull'immigrazione: 16 punti per l'integrazione e contro gli abusi

Confrontarsi con l'immigrazione senza volontà di esclusione, nel rispetto di diritti e dignità, ma combattendo abusi e violazione delle regole del vivere civile: su questa base la Giunta provinciale ha delineato un programma di proposte di intervento in tema di welfare, lavoro e casa per favorire l'integrazione dei cittadini immigrati e un adeguato rapporto con la popolazione locale. Il pacchetto è stato presentato oggi (27 giugno) a Bolzano dal presidente della Provincia Luis Durnwalder e dagli assessori Luisa Gnecchi e Richard Theiner.

La presentazione delle misure proposte per regolare l'integrazione: da sinistra, l'assessore Theiner, il presidente Durnwalder, l'assessora Gnecchi (Foto USP/Pertl)

Il presidente Durnwalder ha respinto l'uso strumentale di settori della politica "che intendono fare propaganda elettorale sulla pelle degli immigrati" e ha sottolineato che "i cittadini stranieri sono anche una risorsa economica per l'Alto Adige, con la quale bisogna confrontarsi senza nascondersi dietro populismo e demagogia." Durnwalder ha auspicato che "nella prossima legislatura tutte le competenze in materia possano essere accorpate in un unico Assessorato" e ha spiegato che la Giunta ha discusso un pacchetto di proposte finanziabili e sostenibili nel tempo. Riguardano il welfare, l'inserimento la lavoro, la casa, i controlli, i ricongiungimenti familiari (si veda allegato). In tema di occupazione, il Presidente ha ribadito che "la Giunta realizzerà un programma per reinserire in primo luogo i circa 6mila altoatesini presenti nelle liste di disoccupatzione."

Non esiste un'emergenza immigrazione, è stato detto, e i numeri forniti sfatano molti luoghi comuni: la quota di stranieri in Alto Adige esclusi i madrelingua tedesca è inferiore alla media delle altre Regioni del nord (5,5% contro il 7,2%); i contingenti con le autorizzazioni al lavoro stagionale per extracomunitari sono stati ridimensionati gradualmente (2.210 nel 2005, 1.200 nel 2008) per favorire il reclutamento di forza lavoro nei Paesi UE e disoccupati locali; anche le quote ingresso per extracomunitari non stagionali sono scese da 1.161 nel 2005 a 413 nel 2008.

L'assessore Theiner ha fornito i dati relativi al welfare: "Del budget complessivo di 320,4 milioni € stanziati dalla Provincia nel 2007 per le prestazioni sociali, meno del 4% è stato usufruito da cittadini extracomunitari, a fronte di una presenza in Alto Adige del 4,4%." Sul fronte degli aiuti sociali e del reddito minimo hanno beneficiato del 25% degli stanziamenti totali, mentre per le invalidità civili agli extracomunitari è toccato solo lo 0,8% dell'importo a disposizione. Altre prestazioni (come l'assegno di accompagnamento) sono garantite con legge nazionale. Theiner ha ricordato l'impegno della Provincia "nell'evitare che gli immigrati vengano in Alto Adige esclusivamente per godere di prestazioni sociali. Per quelle fornite solo in Alto Adige, vale il principio dell’accesso graduale."

La richiesta di manodopera straniera nel settore turistico locale è triplicata nel giro di sei anni (da 2mila a 6mila richieste), "e il personale straniero impiegato non ha sottratto posti di lavoro ai residenti", ha sottolineato l'assessora Gnecchi illustrando il lavoro della sua Ripartizione. Ha poi ricordato che per la prima volta nel 2007 la Provincia ha chiesto di privilegiare gli stagionali già presenti nel 2006, per consolidare un rapporto già avviato con il datore e la società locale. "Un fatto estremamente importante - ha aggiunto Gnecchi - riguarda l'aumento anche in Alto Adige della richiesta di badanti: siamo chiamati ad una maggiore sensibilità sul tema e a un'apertura mentale anche alla luce dei problemi che l'assistenza alle persone non autosufficienti comportano per le famiglie."

 

 

pf

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