Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Nuova carte geologica dell'area attorno ad Appiano

Le Province autonome di Bolzano e Trento hanno presentato oggi (22 maggio) a Passo Mendola le ultime pubblicazioni di cartografia geologica dei fogli di Appiano e Malè, nell’ambito del Progetto di Cartografia Geologica nazionale denominato Progetto CARG. "Vogliamo offrire una corretta informazione sull’importanza e l’utilizzo della carta geologica come strumento di conoscenza basilare per l’elaborazione delle ulteriori carte tematiche per classificare e pianificare il territorio e utilizzare le risorse in modo sostenibile", ha sottolineato il presidente della Provincia Luis Durnwalder.

Presentazione della nuova carta geologica di Appiano (FOTO USP/Pertl)

La nuova cartografia geologica d’Italia è uno strumento molto importante per conoscere le risorse naturali presenti in una regione. Il Progetto di cartografia geologica nazionale comprende la geologia di un territorio e i processi geomorfologici che lo caratterizzano, per valorizzarne le ricchezze dal punto di vista minerario, urbanistico, industriale o turistico, "ma è fondamentale soprattutto - ha sottolineato alla presentazione Luis Durnwalder - per pianificare un’adeguata opera di prevenzione e di difesa degli abitati e delle infrastrutture, dai processi di trasformazione del suolo e del sottosuolo, come frane, dissesti, erosioni, alluvioni." In tal senso Durnwalder ha lodato l'ottima collaborazione tra Bolzano e Trento.

Il Foglio geologico “Appiano” comprende un’area particolarmente complessa della catena alpina, circa 570 mq di cui 70% in territorio altatesino e il resto in Trentino. Il Foglio è costituito da un substrato roccioso caratterizzato dalle metamorfiti dell’Austroalpino Superiore (settore occidentale e nord-occidentale), separate dalle restanti unità tramite la Linea delle Giudicarie Nord; da rocce vulcaniche di età permiana (settore centro-occidentale e nord-orientale) e da rocce sedimentarie di età compresa tra il permiano inferiore e l’eocene superiore (parte centrale e settore meridionale). Nella zona nord-orientale del Foglio è presente il plutone granodioritico permiano del Monte Croce. La prossima carta geologica esaminerà la zona della Bassa Atesina, "e saranno necessarie complessivamente una ventina di carte - ha aggiunto l'assessore provinciale Florian Mussner - per fotografare tutta la situazione geologica dell'Alto Adige, un presupposto fondamentale per la sicurezza e per le costruzioni."

La carta geologica è realizzata a partire dall’attività di rilevamento dei geologi sul terreno e dallo studio ed elaborazione di una mole di dati (bibliografia, foto aeree, sondaggi, campionature, ecc.), che consentono di predisporre un documento grafico rappresentativo della geologia della zona investigata. Le informazioni permettono di “leggere” la storia geologica di un’area, ovvero sapere quali sono le formazioni rocciose presenti e le loro caratteristiche litologiche; quali sono i depositi più antichi e più recenti sui quali si impostano i suoli e si innestano i processi geomorfologici; come sono disposti geometricamente gli “strati” rocciosi”; conoscere i giacimenti fossili o minerali; individuare le strutture più importanti come le faglie e le pieghe; circoscrivere le aree caratterizzate dai dissesti; ubicare le sorgenti e capire i meccanismi della circolazione idrica profonda e tanto altro ancora. Il Progetto CARG permette tutto ciò.

I destinatari sono principalmente professionisti e tecnici appartenenti a strutture pubbliche o private ed in secondo luogo ai singoli interessati alle tematiche geologiche di base. La carta geologica è disponibile anche in libreria e sul web all'indirizzo dell'Ufficio provinciale Geologia e prove materiali, www.provincia.bz.it/edilizia/temi/geologia.asp

 

pf


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