Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Presentata dall’ass. Theiner la ricerca HBSC sui giovani in età scolare

È stata presentata questa mattina a Palazzo Widmann dall’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, l’indagine HBSC (Health Behaviour in School-aged Children), uno studio multicentrico svolto con cadenza quadriennale in collaborazione con l’Ufficio Europeo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO - OMS).

La copertina della ricerca HBSC

Il team italiano, composto dall’Università degli studi di Torino (con la funzione di Principal Investigator) e dall’Università degli Studi di Padova, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) è entrato a far parte di questa rete con la survey dell’anno scolastico 2001-2002. Il gruppo nazionale oltre all’équipe di ricerca citata è composto da 5 gruppi regionali (Piemonte, Veneto, Toscana, Lombardia e Provincia Autonoma di Bolzano) che costituiscono il network nazionale HBSC.

Lo studio HBSC è diretto ad indagare le condizioni di salute ed i comportamenti ad essa correlati nei giovani studenti in età 11, 13 e 15 anni. I questionari compilati in provincia sono stati complessivamente 4.258, 4.016 di questi (pari al 94,3%) sono risultati validi in base ad un controllo di qualità ed utilizzabili in fase di analisi. Il 48,9% del campione è composto da ragazzi, il 48,1% da ragazze.

L’aspetto forse più interessante della ricerca, sottolineato nel corso del suo intervento dall’assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Richard Theiner, è lo stretto legame tra la realtà scolastica e quella famigliare dei giovani interpellati, in modo tale da consentire di realizzare una panoramica molto ampia e diversificata delle condizioni di vita e dei rapporti che caratterizzano gli oltre 4200 giovani tra gli 11 ed i 15 anni interpellati.  

La ricerca consente quindi di approfondire vari aspetti che spaziano dal contesto famigliare all’ambiente scolastico, dai rapporti con i coetanei  al loro rapporto con la scuola, dallo sport e tempo libero alle abitudini alimentari ed immagine corporea, i comportamenti a rischio (consumo di sigarette, alcol e cannabis, le abitudini sessuali  e la percezione del proprio stato di salute.

Per quanto concerne la sanità, le abitudini alimentari ed i comportamenti a rischio, ambiti di più diretta competenza del proprio Assessorato, l’assessore Theiner ha sottolineato che la ricerca fornisce preziose indicazioni riguardo ai comportamenti dei giovani. Dalla ricerca emerge, ad esempio, che la maggioranza dei ragazzi fa colazione tutti i giorni in cui va a scuola, ma c’è anche una percentuale, crescente con l’età, che dichiara di non fare mai colazione (25,2% dei quindicenni).

Il consumo di frutta e verdura è ancora basso. Dovrebbero essere consumate, soprattutto nell’età della crescita, almeno tre porzioni al giorno e dallo studio emerge invece che solo il 33 – 37% dei ragazzi mangia frutta tutti i giorni e solo il 17% più di una volta al giorno.

Il consumo di verdura è maggiore, con il 40% di consumo una volta al giorno e 11% più volte al giorno. Un quinto dei ragazzi invece ne consuma poca o affatto. Chi consuma dolci lo fa per il 40% tutti i giorni o quasi. La maggioranza dei nostri giovani (57%) ritiene di avere un peso normale, il 30,3% si sente grasso (soprattutto le ragazze ed in età più adulte) e il 11% troppo magro. Sono soprattutto i quindicenni di lingua italiana a seguire una dieta.

Grazie alle campagne di prevenzione attuate in questi anni la maggior parte dei giovani (97%) si lava i denti almeno una volta al giorno.

La maggior parte dei giovani non fuma, ma il 21,1% dei ragazzi tra i 13 ed i 15 anni dichiara di fumare ogni giorno. Il 46,3% degli interpellati afferma di non consumare alcolici ma il 45,7% dei quindicenni dichiara di consumare alcolici almeno una volta la settimana. L’1,3% degli undicenni ed il 3,2 dei quindicenni dichiara di consumare alcol ogni giorno. La metà dei quindicenni di madrelingua tedesca e ladina dichiara di essersi ubriacato almeno una volta.

L’intendente scolastico, Peter Höllrigl, in rappresentanza dell’assessore alla scuola tedesca, Otto Saurer, ha ulteriormente sottolineato la proficua collaborazione tra scuola e sanità che consentirà, sulla base dei risultati emersi dalla ricerca di sviluppare ulteriormente un lavoro di prevenzione e di educazione alla salute in tutte le scuole.

Annalisa Gallegati, del Servizio Educazione alla Salute dell’Intendenza scolastica italiana ha sottolineato nel suo intervento il fatto che per la prima volta è stata condotta anche in Alto Adige una ricerca di queste dimensioni e soprattutto con l’utilizzo di strumenti informatici e la compilazione dei questionari online in modo tale da garantire l’anonimato dei giovani partecipanti.

In questo modo si può ragionevolmente pensare che i dati siano realistici e soprattutto è stata ribadita la stretta connessione tra la scuola e l’educazione alla salute, tra l’attività didattica e tematiche che spaziano dalla buona alimentazione ai comportamenti a rischio al di fuori dell’ambito scolastico.

Hanno preso parte alla stesura del report HBSC oltre ai tre Assessorati alla scuole ed alle rispettive Intendenze scolastiche,  il Servizio di dietetica  e nutrizione clinica del Comprensorio sanitario di Bolzano, l’Ufficio igiene e salute pubblica della Provincia, l’Istituto provinciale di statistica, l’Osservatorio epidemiologico e le Formazioni professionali.

Il report HBSC è disponibile in rete all’indirizzo www.provincia.bz.it/sanita.

 

FG

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