Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Contro la violenza alle donne

Per celebrare la Giornata internazionale contro la violenza alle donne, nella mattinata di oggi, 25 novembre 2007, il Comitato provinciale per le pari opportunità ha inteso far riflettere sulla situazione dei diritti delle donne nel mondo. Una serie di dati sui vari aspetti dei diritti lesi sono stati illustrati dalla presidente e dalla vicepresidente del Comitato, Julia Unterberger e Alessandra Spada, e dall’assessora provinciale alle pari opportunità, Luisa Gnecchi.

La presentazione di dati sui diritti delle donne lesi in tutto il mondo, come ha messo in evidenza Julia Unterberger, presidente del Comitato provinciale per le pari opportunità, intende essere una sorta di reazione a recenti iniziative volte a presentare gli uomini quale sesso svantaggiato. L’assessora provinciale alle pari opportunità Luisa Gnecchi, ha affermato come la Giornata internazionale contro la violenza alle donne, purtroppo, sia un’iniziativa necessaria; infatti, nel mondo la prima causa di morte delle donne è da ricondurre ad atti di violenza. Ha posto in evidenza, altresì, come in Italia oltre 2,9 milioni di donne abbiano subito violenza fisica o sessuale. L’assessora ha inoltre ricordato come chi ha subito atti di violenza in età infantile tenda ad avere un comportamento violento da adulto nel rapporto affettivo ed amoroso; da qui la necessità di prevenire la violenza attraverso l’educazione fondata sul rispetto reciproco e di far entrare nella coscienza collettiva il sentimento contro la violenza alle donne.

Come è stato sottolineato nel presentare la raccolta di dati sui diritti delle donne lesi, i diritti delle donne sono diritti umani; i diritti delle donne valgono quali diritti umani solo dal 1993, quando il movimento internazionale delle donne riuscì a fra ancorare un apposito passus nel documento finale della Conferenza sui diritti umani di Vienna.

Citando il diritto all’incolumità si è parlato delle “’Donne mancanti’ in Asia” dove la vita di una donna è valuta meno rispetto a quella di un uomo e pertanto viene applicata la selezione prenatale; in tal modo in Asia si calcola che manchino all’appello (anche per una maggiore mortalità femminile) circa 90 milioni di donne. A ciò si aggiungono gli “omicidi per motivi di dote in India”. Inoltre durante i conflitti bellici vengono perpetrati “stupri di massa come arma da guerra”, nelle società patriarcali vigono ancora i “delitti di onore”, in varie parti del mondo vi sono ancora “esecuzioni tramite lapidazione” che vedono tra le vittime prevalentemente donne. Un altro fenomeno è quello del “femmicidio” che vede giovani donne stuprate ed uccise per il loro essere donne non rientranti nei canoni delle società di appartenenza.

Quale lesione del diritto di integrità sono stati citati la “Tratta delle donne” si conta che ogni anno vengano spostate dal proprio paese circa 500.000 donne in prevalenza a fini di prostituzione e che questo mercato frutti 7 milioni di dollari USA all’anno, il “turismo sessuale”. Inoltre sono stati illustrati dati sui casi di, ”infibulazione”, di “Stupro”, di “donne infettate da AIDS”, sulla “mortalità per parto”, sulla “violenza domestica”, sulle “donne e la salute”. Facendo riferimento al diritto alla libertà sono stati snocciolati dati riferiti ai “matrimoni per costrizione o precoci”, sul “diritto all’aborto in Europa” sul fenomeno del “ritorno delle donne di servizio”. Parlando del diritto alla dignità si è parlato di “prostituzione e pornografia”, della “doppia discriminazione delle donne lesbiche”. In fatto di diritto di uguaglianza sono stati citati casi di “disuguaglianza per legge”, di “disuguaglianza per tradizione”, si è citato anche l’”analfabetismo” e di “retribuzione diversa a parità di prestazione” nonché di “diritto di voto e rappresentanza politica”.

Per ottenere la raccolta di dati sui diritti lesi delle donne è possibile rivolgersi al Servizio donna della Provincia, in via Crispi 3 a Bolzano, tel. 0471 411180-81, Serviziodonna@provincia.bz.it

SA


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