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Referendum nel 2009: il giudice dà ragione alla Provincia

I referendum in materia di edilizia abitativa agevolata, urbanistica e democrazia diretta si terranno nel 2009: la decisone assunta in luglio dal presidente della Provincia Luis Durnwalder è stata confermata dal giudice del Tribunale di Bolzano, che ha respinto il ricorso presentato dal comitato promotore. Non si può parlare, così le motivazioni, di violazione dei termini fissati per legge.

Il presidente Luis Durnwalder si dice "ovviamente molto soddisfatto che il tribunale abbia corrisposto alle nostre argomentazioni e che pertanto ai cittadini sia data la possibilità di andare al voto in un'unica tornata." Nel suo decreto il presidente Durnwalder si era richiamato all'impossibilità per legge di svolgere la consultazione referendaria un anno prima delle elezioni provinciali e al fatto che sussisteva una seconda proposta di referendum popolare in materia di democrazia diretta. "Abbiamo sostenuto che i cittadini non devono essere chiamati a votare in due distinte tornate sullo stesso identico tema, ma che piuttosto va fornita all'elettore la possibilità di vagliare e confrontare i due disegni di legge in un'unica tornata, per poi scegliere nell'urna quale delle proposte appoggiare", spiega il presidente Luis Durnwalder.

Questa argomentazione della Provincia, come detto, è stata ora condivisa anche dalla giudice Claudia Montagnoli, che nel decreto presidenziale non ha ravvisato la presunta violazione dei termini fissati per legge, come richiesto dal comitato promotore. Il termine scade infatti solo quattro mesi dopo le nuove elezioni, sussistendo quindi ancora la possibilità di convocare il referendum nei tempi prescritti. Dal punto di vista puramente organizzativo, così la sentenza del tribunale, la fissazione di una data per la consultazione non è ipotizzabile prima del 26 ottobre 2007.

Anche l'argomentazione di un rinvio di ulteriori sei mesi è plausibile, secondo la giudice, considerato che la seconda proposta referendaria sullo stesso tema ha già superato tutti gli ostacoli. Anche alla luce di questo dato si conclude che lo svolgimento della consultazione popolare sia possibile in ogni caso solo dopo 6 mesi dalle nuove elezioni provinciali.  

pf


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