Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Durnwalder a Falzes: casa, energia e nuove competenze in primo piano

L'autosufficienza e l'azionariato popolare nel settore energetico, la definitiva soluzione del problema casa con un programma innovativo, le nuove competenze da definire con il Governo: sono alcune delle future piste politiche che il presidente della Provincia Luis Durnwalder ha illustrato oggi (16 agosto) nel consueto incontro estivo con i giornalisti nella sua casa di Falzes.

Durnwalder a tutto campo con i giornalisti a Falzes (Foto USP/Pertl)

Tra le diverse oscillazioni politiche, la Giunta provinciale, così ha esordito il presidente Durnwalder, "cerca sempre una ragionevole via di mezzo per il bene pubblico. Ci preoccupiamo di amministrare ma anche dei valori, due elementi che non sono in contraddizione." Gli interventi decisi dalla Giunta provinciale e i risultati raggiunti negli ultimi 12 mesi sono stati sintetizzati da Durnwalder come "un anno di importanti riforme, che hanno portato quasi interamente a completare il programma di coalizione della legislatura", ha detto Durnwalder. Anche con l'UE i rapporti sono buoni: "Cerchiamo di applicare le direttive europee calandole nella realtà locale e abbiamo gettato le basi per il futuro: il nostro Piano di sviluppo rurale è stato il primo piano regionale approvato da Bruxelles, sono pronti anche i programmi per i fondi comunitari che ci hanno assegnato 311 milioni € fino al 2013."

Durnwalder ha ricordato tra le norme varate il riordino del settore sanitario ("con un risparmio di costi ma un aumento di qualità; ora vedremo di trovare una soluzione ragionevole al contratto dei medici, che meritano di essere pagati bene ma che non possono chiedere di beneficiare dei vantaggi del contratto provinciale e allo stesso tempo di esercitare la libera professione nella struttura"); la riforma urbanistica ("adesso tocca ai regolamenti di attuazione, con cui puntiamo a ridurre concretamente le speculazioni, ad abbassare gli affitti e calmierare il mercato della casa"); il ddl sull'assistenza contro la non autosufficienza ("la Provincia stanzia 141 milioni €, più i 25 della Regione: è un primo passo per assicurare la sostenibilità degli aiuti anche in futuro, in particolare per aumentare del 50% i contributi a chi cura il familiare a casa"); e poi ancora la legge su ricerca e innovazione, la riforma delle aree produttive, il nuovo piano di sviluppo rurale e la toponomastica ("un buon compromesso, e forse per questo nessuno lo vuole", così Durnwalder).

Il rapporto con il Governo Prodi è definito "buono", il dialogo con i ministri è aperto, avere un incontro è molto meno complicato che con il Governo precedente. Durnwalder ha ricordato che con Roma "abbiamo fatto passi avanti importanti nelle concessioni idroelettriche, nel conservatorio, nelle aree militari (90 ettari alla Provincia), nel nuovo carcere. Divergenze sono emerse nella politica fiscale, causa la poca chiarezza iniziale e le lacune nel coordinamento. Ma abbiamo ribadito le nostre modalità di compartecipazione al risanamento del debito pubblico, senza dover partecipare al Fondo perequativo di solidarietà nazionale, e ora si tratta di definire le nuove competenze delegate dallo Stato alla Provincia." Durnwalder ha riconfermato "la disponibilità a gestire le Poste, alcune agenzie sul territorio e a subentrare allo Stato nell'espletamento di vari servizi a favore del cittadino."

Si è guardato poi ai concreti impegni per il prossimo futuro. In tema di economia, ribaditi i numeri felici della realtà locale (disoccupazione al 2,4%, PIL al 2,3% rispetto al 2,1% del 2006, 2.900 dipendenti in più rispetto allo scorso anno, tasso di occupazione maschile al 71% e femminile al 63%, con i parametri 2010 della Strategia di Lisbona già raggiunti), Luis Durnwalder ha chiesto agli imprenditori di guardare ogni tanto anche al bicchiere mezzo pieno e ha annunciato i prossimi concreti interventi della Giunta per potenziare ulteriormente l'Alto Adige come destinazione economica: "È stato affidato l'incarico di uno studio per comparare l'incidenza della tassazione delle imprese in Italia e Austria - ha detto Durnwalder - ma non dobbiamo dimenticare, come rivela la recente indagine del Sole24Ore, che l'imposizione effettiva in Italia è già inferiore a quella in Austria e Germania." Per l'Irap è in vista una ulteriore riduzione dello 0,5% (oltre al mezzo punto già ribassato), collegata alla rinuncia a determinate agevolazioni da parte delle imprese. "Modifiche sono previste nell'assegnazione dei terreni produttivi e nei criteri per l'infrastrutturazione delle aree. Agiremo più a fondo anche su ricerca e innovazione, per far crescere l'attuale 0.5% del PIL finora destinato a questo settore."

Sul fronte energetico la Provincia punta a raggiungere l'autosufficienza dai carburanti fossili entro il 2020: "Oggi l'Alto Adige copre circa il 45% del fabbisogno con fonti di energia rinnovabili, nel 2008 raggiungeremo il 50% e nel 2015 il 75%", secondo Durnwalder. Sono stati avviati inoltre i passi per istituire un centro di ricerca sull’idrogeno in collaborazione con l’Autobrennero Spa e i privati. Entro il 2010, nelle intenzioni, dovrà garantire il rifornimento ad idrogeno sulla tratta autostradale tra Monaco e Modena. "In autunno confidiamo di chiudere anche le trattative per le centrali idroelettriche, ma anzitutto di varare un regolamento generale sulle concessioni che eviti il ripetersi dei problemi sorti in passato", così Durnwalder. Aperture importanti anche sul fronte delle partecipazioni societarie: "La Giunta intende creare un'unica società mista, con privati e Comuni, nel settore della produzione e distribuzione dell'energia. Ma più in generale - ha confermato Durnwalder - è mia intenzione far scendere sotto il 50% la partecipazione dell'ente pubblico in Sel, Sel Trade e Brennercom, per aprire alla privatizzazione parziale e all'azionariato popolare."

In tema di mobilità - ribadito il dettagliato programma di cadenzamento orario (ogni mezz'ora nelle fasce critiche) dei treni e del combinato bus-treno, di ristrutturazione delle stazioni e di acquisto di nuovo materiale rotabile (la Provincia ha già ordinato 16 moderni convogli), dell'ampliamento del citybus - Durnwalder ha ricordato che nel 2008 "tutte le direttrici principali della rete ciclabile saranno coperte da finanziamento e si partirà con i lavori anche sulle tratte secondarie."

Il pacchetto famiglia verrà ulteriormente potenziato con l'assegno familiare concesso a partire dall'anno di età del figlio (oggi dai 2 anni) sulla base del reddito e con aiuti specifici alle donne che vogliono riprendere a lavorare. Sempre in tema di lavoro, spazio per quanto possibile ai neocomunitari e al collocamento di circa 2mila disoccupati del mercato locale.

Novità confermate sul fronte della casa: "In questa legislatura vogliamo impostare i programmi per risolvere definitivamente il problema abitativo - ha detto Durnwalder - mettendo a disposizione 5mila alloggi per il ceto medio, attraverso Ipes e cooperative, in 15 Comuni. La nuova riforma prevede la costruzione attraverso enti senza scopo di lucro, che saranno agevolati nell'operazione e che dovranno in cambio offrire alloggi a un canone ridotto. Dopo un certo numero di anni in affitto, l'inquilino potrà riscattare l'alloggio a costi contenuti. L'obiettivo è quello di arrivare in Alto Adige all'80% di case in proprietà", ha spiegato il Presidente.

Una risposta anche alle critiche dei Comuni riguardo al modello di finanziamento: "Finora hanno sempre deciso internamente la ripartizione dei 13,5% dei trasferimenti statali, se ora intendono rivedere il sistema, ad esempio per l'edilizia scolastica, gli investimenti, i comprensori, le ciclabili, attendo una proposta e ne possiamo discutere. Ma strutture sportive, biblioteche e caserme dei vigili del fuoco sono beni di interesse extracomunale e quindi sottoposti a precise regole. Il Consorzio dei comuni, che deve restare tale e non diventare una struttura amministrativa, non può suscitare speranze illusorie. I fondi sono quelli."

Infine il capitolo Cortina e Bellunese: "Ribadisco per l'ennesima volta - così Durnwalder - che la Provincia non ha nessuna voglia di chiedere altri territori. Vogliamo bene alla comunità ladina del Bellunese, che per 400 anni ha condiviso le nostre sorti sotto l'Austria, ma non abbiamo mai spinto né frenato sulla loro richiesta. Tutta la questione politica va chiarita dagli stessi Comuni con la Provincia di Belluno, la Regione Veneto e Roma. In Alto Adige la strategia politica e la politica di sviluppo sono evidentemente diverse dal Veneto: noi investiamo nella periferia, abbiamo combattuto anni per evitare lo spopolamento della montagna, e non abbiamo puntato solo sui grandi centri urbani." Al Veneto Durnwalder manda un chiaro messaggio: "Siamo disposti a discutere forme di collaborazione per promuovere assieme le aree di confine, ad avviare progetti comuni per valorizzarle: penso ad esempio ai settori della sanità, della cultura, dei trasporti, dello sport. Ma andare alla Corte costituzionale per mettere in discussione l'autonomia altoatesina è la strada sbagliata: la nostra è una specialità basata su accordi internazionale e fissata nella Costituzione."

pf


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