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Seduta della Giunta provinciale - Lunedì 16 luglio 2007

Di seguito alcune delle principali decisioni assunte dalla Giunta provinciale nella seduta odierna (16 luglio). Le ha illustrate il presidente Luis Durnwalder nella successiva conferenza stampa.

Intesa quadro sugli alloggi per militari

La Giunta ha esaminato il protocollo dell'intesa quadro che il presidente Durnwalder firmerà con il ministro alla Difesa Parisi per la costruzione del nuovo carcere di Bolzano e di alloggi di servizio per il contingente di Forze armate di stanza in Alto Adige. La Giunta ha dato l'ok al dispositivo dell'accordo che, come noto, si basa su una permuta: la Provincia ristrutturerà le caserme ricavando alloggi per i militari professionisti e i loro familiari, mentre saranno imprese private a costruire, su terreno provinciale, il nuovo carcere a Bolzano sud; in cambio lo Stato cederà alla Provincia terreni e immobili militari dismessi ("tra cui edifici a Bolzano, Vipiteno, Varna, Bressanone", ha detto Durnwalder) e che non rientrano nel trasferimento automatico già previsto nelle norme dello Statuto di autonomia. "L'operazione permuta prevede sei fasi - ha spiegato Durnwalder - e la prima dovrà concludersi entro due anni con un progetto definito. In caso contrario, l'accordo non troverà applicazione e ciascuna amministrazione farà i propri passi." Riguardo al carcere, Durnwalder ha confermato che c'è l'accordo con il Governo per costruirlo nella zona di via Einstein e che, se non vi saranno intoppi, i lavori potrebbero partire già nel 2008.

Piano di utilizzo delle acque pubbliche

La Giunta ha riesaminato il piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche alla luce dell'accordo firmato nel 2006 dalle Province autonome di Bolzano e Trento, dal Veneto, dal Ministero per le Politiche ambientali e dal Magistrato alle acque. Sono state fissate le linee fondamentali riguardanti in particolare la graduatoria di applicazione del piano, che prevede come prioritario l'utilizzo dell'acqua a scopi potabili e a seguire quello per i tratti ad acqua residua (2 litri al secondo per kmq), per l'irrigazione in agricoltura, i diritti di pesca, la produzione di energia e l'innevamento. Sono previste alcune deroghe alla quantità di acqua residua nei casi di siccità, in presenza di diritti secolari e di corsi d'acqua senza fauna ittica. Anche la produzione di energia può essere limitata, secondo la proposta della Giunta, per tutelare il verde stabile nei periodi di grave siccità e senza che la Provincia sia obbligata a corrispondere somme a titolo compensativo. Il piano verrà ora sottoposto alla valutazione degli organismi competenti: oltre a Province e Regioni confinanti, anche i Comuni e una commissione paritetica Stato-Provincia, i cui tre membri locali sono stati designati nei funzionari provinciali Walter Huber (direttore Dipartimento Ambiente), Rudolf Pollinger (direttore Ripartizione Opere idrauliche) e Cinzia Flaim (direttrice Ufficio Affari istituzionali). Al termine dell'iter condiviso, si giungerà al decreto che verrà firmato dal Presidente della Repubblica.

Edifici per attività extrascolastiche

La Giunta ha approvato il regolamento per l'utilizzo di edifici, attrezzature e impianti delle scuole per le attività extrascolastiche. "La direttiva di fondo - ha spiegato il presidente Durnwalder - consente alle associazioni senza scopo di lucro di utilizzare gratuitamente palestre e locali della sede scolastica nei periodi, specie i fine settimana, in cui questi sono inutilizzati." Naturalmente le esigenze delle scuole restano prioritarie e l'utilizzo da parte delle associazioni deve essere compatibile con la situazione dell'istituto scolastico.

Banda larga in 44 Comuni

La Giunta ha approvato l'indizione del secondo bando di gara per la copertura del territorio provinciale con la banda larga. Nella prima fase i Comuni interessati erano 14, questo secondo bando punta a garantire il servizio in altri 44 Comuni "entro il 2009, e con un grado di copertura pari al 90% della popolazione e al 90% delle aziende con più di 3 dipendenti", ha sottolineato Durnwalder.

Legge urbanistica

La Giunta ha iniziato la discussione sui regolamenti di attuazione della legge urbanistica riformata, che entrerà in vigore il prossimo 1° agosto. Sono previsti tra i 30 e i 40 regolamenti per dare attuazione alla nuova disciplina. Contestualmente, sempre in base alla nuova legge, la Giunta ha nominato la Commissione urbanistica provinciale sulla base di una diversa composizione e puntando ad una semplificazione delle procedure di valutazione. I membri della commissione sono ridotti da 6 a 5 e l'organismo viene integrato da un esperto in materia di tutela del paesaggio nella persona dell'architetto Giacomo Barducci. Presidente della Commissione è l'ing. Anton Aschbacher, direttore della Ripartizione provinciale Urbanistica.   

Piano distribuzione dell'energia

Alcune modifiche sono state apportate dalla Giunta al piano di distribuzione dell'energia. Il documento verrà nuovamente approfondito con i rappresentanti dei Comuni prima dell'approvazione definitiva. Il presidente Durnwalder ha ricordato il fermento che si registra in Alto Adige, dove sono attivi 55 enti di distribuzione (sui 187 totali in Italia), tra cui ben 24 cooperative elettriche delle 66 presenti a livello nazionale, che vantano complessivamente 260mila clienti. La quota maggiore (43%) del settore è detenuta dall'Azienda energetica, seguita da Enel (33%), Azienda servizi municipalizzati Bressanone (5,8%), Azienda pubbliservizi Brunico (4,5%). "Con il piano - ha spiegato Durnwalder - si vuole in primis garantire il rifornimento energetico su tutto il territorio provinciale, anche nelle emergenze dovute ai black out, assicurare la manutenzione di tutta la rete e la stabilità delle tariffe, promuovere l'ecocompatibilità dell'approvvigionamento." Tutti gli attuali distributori hanno diritto a una concessione fino al 2030 in una determinata area e la Provincia  può rilevare la rete di distribuzione Enel sulla base del DPR 235/77, per poi riassegnarla. "Ci aspettiamo che siano i Comuni a chiedere di rilevare il servizio nella loro parte di territorio e ad assicurarlo per il futuro, secondo un loro diritto", così il presidente. Se da parte del potenziale distributore non viene segnalato interesse per un determinato bacino, spetta alla Provincia attivarsi per creare un ente in grado di garantire il rifornimento.

Rete per le malattie rare

La Giunta ha approvato la realizzazione di una rete per le malattie rare comprendente l'area con Veneto, Friuli, Trentino e appunto Alto Adige, da attuarsi con specifico accordo. Il progetto prevede la costruzione di Centri di riferimento a valenza interregionale, ciascuno con tipologia e compiti propri, che saranno condivisi e riconosciuti dalle quattro realtà regionali del Nordest. Il Centro interregionale di riferimento dell'Alto Adige sarà l'ospedale di Bolzano. L'accordo disciplina tra l'altro l'informazione e l'orientamento dei cittadini nella rete dei servizi per le malattie rare, la gestione di prenotazione e organizzazione dell'accesso dei pazienti, i contatti con i medici e con le associazioni del malato. Fissati i criteri generali dell'accordo, sarà ora una commissione ad elaborare il relativo piano di attuazione.

 

pf


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