Giornata dell’Autonomia 2014

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Federalismo fiscale, di nuovo a rischio i fondi per le autonomie speciali

Movimentata seduta, questo pomeriggio (giovedì 21 giugno), per la conferenza delle regioni. Al centro dell'incontro, il federalismo fiscale, con il testo presentato dal governo che mette nuovamente a rischio i fondi per le autonomie speciali. "Temiamo di dover ricominciare tutto daccapo - commenta l'assessore Hans Berger, che ha rappresentato a Roma la Provincia di Bolzano - e la regolamentazione dei nostri finanziamenti appare in pericolo".

Il Consiglio dei Ministri vorrebbe dare il via libera al federalismo fiscale già lunedì prossimo, ma non mancano le divergenze su alcuni punti, in maniera particolare per quanto riguarda le autonomie speciali. Lo scontro è emerso oggi (giovedì 21 giugno), durante la seduta straordinaria della Conferenza delle regioni. A rappresentare la Provincia di Bolzano, c'era l'assessore Hans Berger. "Nel testo presentato dal governo - sottolinea Berger - non c'è più traccia degli accordi presi in primavera. Il modello proposto, infatti, prevede nuovamente che tutte le regioni, comprese quelle a statuto speciale, partecipino al pagamento degli interessi sul deficit statale con una corrispondente riduzione dei flussi finanziari. Non è accettabile che il governo cerchi di modificare, con questo provvedimento, la regolamentazione dei nostri finanziamenti previsti dallo Statuto di Autonomia".

Nell'ambito della Conferenza delle regioni si sta comunque cercando di correre ai ripari. In cima alla lista c'è il discusso articolo 19 del ddl delega del Governo, che mette sullo stesso piano regioni ordinarie e a statuto speciale. "Chiederemo che l'articolo venga decisamente riformulato - prosegue Berger - non vogliamo certo chiamarci fuori dal risanamento delle finanze statali, tutt'altro. Riteniamo giusto chiedere un contributo anche alle Regioni, ma questa compartecipazione deve prevedere un passaggio di competenze dallo Stato a regioni e province, senza intaccare il sistema dei finanziamenti inserito nel dettato costituzionale".

In serata, i presidenti delle regioni presenteranno al governo le loro richieste: in caso di accettazione da parte dell'esecutivo nazionale delle proposte di modifica, le regioni daranno il loro via libera al federalismo fiscale. "In caso contrario - conclude Berger - le trattative con lo Stato si bloccheranno, e il provvedimento dovrà passare per entrambi i rami del Parlamento".

mb


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