Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Riforma delle zone produttive illustrata dall' ass. Frick

“Migliori condizioni quadro per le imprese e per la loro localizzazione in Alto Adige”, questo in sostanza l'obiettivo perseguito dall'assessore provinciale Werner Frick con la riforma delle zone produttive. La legge, una volta pubblicato il testo definitivo, dovrebbe entrare in vigore fra un mese.

“Il mio principale obiettivo” ha affermato l’assessore Frick ”era quello di migliorare le condizioni quadro per le imprese altoatesine e per l’Alto Adige sotto il profilo della localizzazione per le attività produttive”. Con l’approvazione avvenuta la settimana scorsa della legge urbanistica provinciale il Consiglio provinciale ha dato anche il via libera alla riforma delle zone produttive.
“La grande riforma provinciale delle zone produttive rappresenta un punto di svolta per l’Alto Adige in materia di localizzazioni produttive” ha affermato l’assessore provinciale, Werner Frick, che stamane, martedì 12 giugno, l'ha presentata ai rappresentanti dei mass media nel corso della conferenza stampa presso Café Capitol in via Dr.Streiter a Bolzano.

La riforma consentirà, grazie alla nuova procedura contrattuale, in futuro, un insediamento semplice e rapido delle imprese nelle zone produttive. Il sistema attualmente in vigore, di tipo pubblicistico, che prevede l'esproprio e l'assegnazione successiva delle aree nelle zone produttive viene in pratica affiancato da un sistema nuovo e più conforme ai tempi che prevede l'obbligo di sottoscrivere un contratto fra proprietario del terreno (già destinato a zona produttiva) e la Provincia della validità di dieci anni. Questo nuovo sistema dovrà essere verificato attentamente nel suo funzionamento.
La riforma, ha proseguito l'ass. Frick, rappresenta, inoltre, la base stessa per la creazione della società Business Location Alto Adige (BLS) che svolgerà per la prima volta in Alto Adige un’attività di marketing a favore della localizzazione in loco di aziende produttive e promuoverà quindi in tempi più ristretti l’insediamento di imprese che operano in settori economici chiave dal punto di vista dell'innovazione (ad esempio economia alpina, energie rinnovabili, CasaClima). Con questa società la Provincia si adegua ad un trend in atto in molte realtà territoriali vicine, quali il Veneto, ed i Länder austriaci del Tirolo e di Salisburgo, che già da anni operano in questa direzione.

In generale il sistema attuale è stato sburocratizzato e le procedure si assegnazione snellite. Come ha ricordato il direttore del dipartimento economia Ulrich Stofner, l'iter procedurale è stato ridotto di un terzo: i passaggi procedurali da 12 sono state ridotte ad 8; novità anche per le sanzioni ched saranno più ingenti per i primi cinque anni contrattuali per evitare speculazioni, e meno rigide in seguito.

Ribadendo con forza che nelle zone produttive vige in generale il divieto del commercio al dettaglio, la riforma come ha ricordato l'ass. Frick, prevede l'ampliamento delle superfici di vendita per i settori considerati "eccezioni" rispetto al principio sancito, quali le rivendite di automobili o di mobili, materiali edili, prodotti per l'agricoltura. macchine utensili, ecc.
Il direttore della Ripartizione artigianato, industria e commercio, Hansi Felder, e Manuela Defant, direttrice dell’Ufficio provinciale aree produttive hanno quindi illustrato alcuni dettagli della riforma (vedi testo allegato).

 

SA

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