Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Saurer sul ddl di riforma della scuola

Le novità nei processi di apprendimento, nella consulenza, nel portfolio e nelle scuole per l'infanzia sono evidenziate dall'assessore provinciale Otto Saurer nel commento alla approvazione della giunta del ddl di riforma scolastica.

Il ddl ha tenuto conto delle osservazioni dei parnters scolastici quali sindacati, collegi docenti, associazioni, sottolinea Saurer. Diverse le novità rilevanti rispetto alla bozza del dicembre 2006: è inserito il richiamo alla diffusione e al rafforzamento di una cultura europea che poggia sulle radici cristiane, l'obbligo di scelta e l'ambito di scelta non sono più prescritti per legge nel curriculum del primo ciclo di istruzione, il portfolio non compare più nel ddl, dove invece si parla di documentazione dei percorsi di apprendimento, con la facoltà data alle singole scuole di fissare i criteri di tale documentazione. "Anche la consulenza didattica ricade ora nella piena responsabilità e autonomia delle scuole, che devono reperire mezzi e percorsi per concretizzarla", spiega Saurer.   

La scuola per l'infanzia, così l'assessore, rappresenta ora il primo gradino dell'istruzione, alla quale verrà assegnata l'autonomia prevista alle scuole pubbliche con legge 12/2000. La consistenza numerica del gruppo in asilo resta tra 18 e 25 bambini. Il ddl prevede inoltre un nuovo piano di ripartizione delle scuole d'infanzia e l'introduzione di organismi partecipanti al processo decisionale.

"La scuola deve garantire flessibilità, percorsi e tempi di apprendimento che corrispondano al meglio alle individualità degli alunni. Serve pertanto una serie di strumenti e misure riguardanti consulenza, processi educativi e possibilità di scelta delle materie che sono ancorati nel ddl di riforma e che si rifanno agli sviluppi europei nel settore dell'istruzione mantendo in concreto l'autonomia scolastica", evidenzia Saurer. Si riallaccia in particolare alla pratica già sperimentata in diverse scuole e alle esperienze nella fase triennale di prova. Dopo le valutazioni degli uffici provinciali e del Consiglio scolastico provinciale si prevede per l'autunno la trattazione del ddl in Consiglio provinciale.

 

pf


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