Politica | 17.01.2007 | 20:26

Marchio di qualità: Frick incontra il ministro Linda Lanzillotta

L'annunciata impugnazione del Governo della legge provinciale che regola l'applicazione al marchio di qualità della dizione "Alto Adige" o in alternativa "Südtirol" è stata al centro dell'incontro che l'assessore Werner Frick ha avuto a Roma con il ministro agli Affari regionali Linda Lanzillotta, presente anche il senatore Oskar Peterlini.

L'assessore Frick, accompagnato dal direttore di Dipartimento Ulrich Stofner, e il senatore Peterlini - che ha favorito l'incontro - hanno discusso stasera (17 gennaio) a Roma con il ministro Linda Lanzillotta le ragioni che hanno portato la Giunta provinciale a prevedere la possibilità di utilizzare separatamente sul marchio di qualità le dizioni "Alto Adige" e "Südtirol", a discrezione delle imprese interessate e secondo i rispettivi interessi di mercato. Il Governo, come noto, intende impugnare la relativa legge provinciale con la motivazione dell'obbligo costituzionale di utilizzo contemporaneo di entrambe le dizioni.

Nel lungo colloquio i rappresentanti della Provincia hanno ribadito che nel caso in questione non si tratta di atti amministrativi rivolti al pubblico, che per legge devono essere bilingui, ma di un marchio messo a disposizione dell'imprenditore. Quindi viene utilizzato da un soggetto privato con l'opportunità di scegliere una dizione oppure l'altra sulla base delle richieste del mercato di riferimento. La legge provinciale mette a disposizione dello stesso imprenditore una serie di varianti per l'utilizzo del marchio, rispettando in tal modo il dettato costituzionale. La stessa procedura, ha ancora ricordato Frick, è stata seguita per trent'anni per il vecchio marchio di tutela senza registrare alcuna obiezione dei vari Governi.

"Alla luce di queste considerazioni relative a una decisione che è puramente di marketing e non politica, abbiamo chiesto al ministro - spiega Frick - che il Governo riveda la decisione del ricorso contro la legge provinciale. Un ricorso che rappresenterbbe un passo indietro per un esecutivo sensibile verso le autonomie. La signora Lanzillotta ha confermato che approfondirà nuovamente la questione dal punto di vista politico e giuridico", conclude Frick.

pf