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Agevolazione economica: nuovo limite “de minimis“ con divieto di cumulo

La Commissione europea ha deciso di elevare, a partire dal primo gennaio di quest’anno, il limite dell’agevolazione economica “de minimis” a 200.000 euro che in precedenza era di 100.000 euro. Nel contempo la Commissione ha deciso di vietare il cumulo dei contributi “de minimis” con altre forme di agevolazione economica.

L’assessore provinciale all’economia Werner Frick rileva che questa decisione della Commissione europea rafforza la capacità di investimento delle aziende di piccole e medie dimensioni, mentre il divieto di cumulo tra le varie forme di incentivazione limita, di fatto, il sostegno alle imprese.

Dal primo gennaio la clausola nota come “de minimis” consente di raggiungere un tetto massimo di agevolazione economica delle imprese di 200.000 euro  nell’arco di un triennio, mentre sinora questo limite era di 100.000 euro.

La regola “de minimis” rappresenta una clausola fissata dall’Unione Europea che pone un limite entro il quale gli aiuti statali ad un’azienda non vengono considerati incisivi nei confronti della libera concorrenza, laddove l’importo di tali contributi non superi, nell’arco di tre anni, appunto la soglia di 200.000 euro.

Per la prima volta la norma dell’Unione Europea prevede un divieto di cumulo dei contributi “de minimis” con altre agevolazioni alle imprese. “La riforma in campo economico a livello provinciale che sta per essere portata a termine” sottolinea l’assessore Frick “terrà conto delle nuove direttive dell’Unione Europea, senza, per altro, cambiare l’orientamento di fondo dei sostegni previsti a livello provinciale.

L’approvazione della seconda parte della riforma economica provinciale” prosegue l’assessore “è stata resa ancora più urgente dal divieto di cumulo entrato in vigore con l’inizio dell’anno.

Al termine di questo iter la Provincia disporrà di strumenti di agevolazione economica delle imprese conformi alle norme comunitarie per i settori dell’artigianato, del commercio, dell’industria e quello turistico-alberghiero”.

Rimangono esclusi dal divieto di cumulo i settori della ricerca e dello sviluppo.  

FG


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