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Parco nazionale dello Stelvio: vertice tra Alto Adige, Trentino e Lombardia

La stesura definitiva del Piano del parco nazionale dello Stelvio non è ancora completa e la sua valutazione necessita di un ulteriore esame dei tre enti territoriali interessati: è quanto hanno sottolineato oggi (18 dicembre) a Bolzano il presidente della Provincia Luis Durnwalder, l'assessore all'Ambiente della Regione Lombardia Lionello Pagnoncelli e il suo omologo della Provincia di Trento Mauro Gilmozzi.

Il presidente Durnwalder con l'assessore lombardo Pagnoncelli (alla sua destra) e il trentino Gilmozzi (alla sua sinistra) durante l'incontro a Palazzo Widmann (Foto USP/Pertl)
Durnwalder e gli assessori lombardo Pagnoncelli e trentino Gilmozzi, in rappresentanza dei presidenti Formigoni e Dellai, hanno discusso a Palazzo Widmann del piano per il Parco, attualmente in fase di valutazione prima dell'intesa tra Stato e Regioni. Il piano rappresenta lo strumento di gestione del territorio e di tutela dei valori naturali ed ambientali, storici, culturali ed antropologici tradizionali dell’area protetta.

"Provincia di Bolzano e Trento e Regione Lombardia - spiega il presidente Durnwalder - sono concordi nel definire ancora incomplete le indicazioni contenute nella documentazione relativa al nuovo Piano del parco, ad esempio in tema di accessi, e generiche alcune formulazioni delle norme di esecuzione. Per questa ragione i tre enti pubblici chiedono un ulteriore approfondimento da parte degli esperti chiamati ad accompagnare la nascita del documento." Per consentire quindi di completare congiuntamente l'istruttoria regionale in vista della formulazione dell'intesa Stato-Regioni che approverà il Piano del parco, Bolzano, Trento e Milano chiedono che la questione, in calendario nella seduta del Consiglio direttivo del Parco del 20 dicembre prossimo, venga affrontata a febbraio.

Nel vertice a Bolzano si è parlato più in generale anche del rapporto tra il Consiglio direttivo del Parco dello Stelvio e i tre Comitati di gestione altoatesino, trentino e lombardo, "per ribadire l'esigenza che gli orientamenti di fondo e le direttive generali sul parco siano demandati al Consiglio direttivo, mentre le norme specifiche con cui applicarli nelle tre realtà territoriali siano affidate ai Comitati di gestione", così Durnwalder.

pf


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