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Durnwalder a Bruxelles: incontro con il commissario UE all'energia, seduta del CdR con Barroso
I progetti dell'Alto Adige in tema di energia e di CasaClima sono stati discussi oggi (7 dicembre) a Bruxelles dal presidente della Provincia Luis Durnwalder con il commissario UE Andris Piebalgs. A seguire Durnwalder ha partecipato al vertice del Comitato delle Regioni con il presidente della Commissione UE José Manuel Barroso sui programmi 2007 dell'Unione. Da Bruxelles la conferma che sarà l'Alto Adige a ospitare in aprile il grande congresso internazionale sul prlurilinguismo nell'UE.
Con altri 5 Presidenti di Regione Luis Durnwalder ha incontrato in mattinata a Bruxelles il lettone Andris Piebalgs, commissario UE per l'energia, al quale ha illustrato i progetti dell'Alto Adige in materia e la positiva esperienza di CasaClima. "Ho spiegato al commissario che le due colonne portanti della politica provinciale - riferisce Durnwalder - sono il risparmio energetico e la produzione da fonti rinnovabili." Il commissario Piebalgs è rimasto molto colpito dalle misure di risparmio offerte dal progetto CasaClima, che permette di ridurre a sette e in alcuni casi anche a 3 litri annui per metro quadrato il fabbisogno di energia, quando la media si aggira sui 21 litri. "L'interesse dell'UE è notevole e potremo illustrarlo più in dettaglio nella presentazione di CasaClima che la Provincia vuole promuovere nella primavera 2007 direttamente a Bruxelles", annuncia Durnwalder.Riguardo alle fonti di energia, il presidente Durnwalder ha informato il commissiario europeo che già oggi l'Alto Adige copre il 45% del proprio fabbisogno energetico (esclusa la circolazione stradale) con fonti alternative, "e abbiamo intenzione di raggiungere la quota del 75% di copertura entro il 2012. Piebalgs ha detto che modelli come quello altoatesino sono molto importanti per la politica che intende perseguire, in quanto rappresentano esempi a cui riferirsi nelle trattative UE con Stati e Regioni in tema di risparmio energetico", spiega Durnwalder. Il presidente ha invitato il commissario lettone a visitare l'Alto Adige per osservare da vicino le esperienze avviate.
Proseguendo nella sua "due giorni" al Comitato delle Regioni, Durnwalder ha preso parte in tarda mattinata all'incontro dei Governatori con il presidente della Commissione europea José Manule Barroso, che ha illustrato i programmi UE per il 2007. "Barroso ha assicurato la ripresa del processo della nuova Costituzione UE e ha chiesto alle Regioni sostegno nell'attività di informazione e sensibilizzazione dei cittadini", così Durnwalder. Dall'Unione è giunta anche la conferma di una particolare attenzione per le zone montane, attraverso misure che possano compensare gli svantaggi e i maggiori costi. A Barroso il presidente Durnwalder assieme ad alcuni Governatori interessati ha chiesto "di elaborare un Rapporto speciale per le aree di montagna, che possa offrire un aggiornamento completo della situazione e delle misure da intraprendere."
Durnwalder torna da Bruxelles con una ulteriore notizia positiva: sarà l'Alto Adige ad ospitare nel 2007 il grande congresso internazionale sul plurilinguismo in Europa negli ambiti culturali e amministrativi. "Tra i motivi che hanno visto prevalere la nostra candidatura - segnala Durnwalder - figura anche la presenza di buoni collegamenti attraverso l'aeroporto di Bolzano." Il congresso con gli esperti europei è in programma dal 16 aprile 2007 nel capoluogo.
Ieri sera, nel primo round della sessione plenaria del CdR, erano stati accolti alcuni emendamenti presentati da Durnwalder in merito al parere del Comitato sulla riforma UE dell'ordinamento del mercato vitivinicolo: "Vogliamo una maggiore tutela sia del consumatore che del produttore - spiega il Presidente - e quindi chiarezza sulla provenienza e la produzione del vino, sulla distinzione tra vino di qualità e vino da tavola, sui sussidi per la produzione in zone svantaggiate." Analogo parere verso una maggiore severità è stato fornito dal Comitato delle Regioni sugli organismi geneticamente modificati: "Dobbiamo accettare ma anche regolare la coesistenza di queste colture con l'agricoltura convenzionale e biologica - sottolinea Durnwalder - e per questo abbiamo chiesto all'UE un maggiore coinvolgimento delle Regioni, che devono avere la possibilità di istituire zone ogm-free. Il margine di commistione tra le due tipologie di coltivazione deve avvicinarsi a un grado di tolleranza pari a zero", conclude Durnwalder.
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