Giornata dell’Autonomia 2014

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Incontro Durnwalder-Amato: verso soluzioni per polizia e porto d'armi

Disponibilità a cercare soluzioni rapide, anche con carattere transitorio, per risolvere alcune questioni urgenti come la garanzia del servizio bilingue nei rapporti con le Forze dell'ordine, il mantenimento della Scuola di polizia di Bolzano o comunque un suo adeguato utilizzo in futuro, il porto d'armi per gli ex obiettori di coscienza: è quanto il ministro degli Interni Giuliano Amato ha assicurato al presidente della Provincia Luis Durnwalder nell'incontro svoltosi oggi (27 settembre) a Roma.

L'incontro al Viminale tra il ministro Giuliano Amato e il presidente Luis Durnwalder
"Il colloquio al Viminale è stato molto cordiale - riferisce il presidente Durnwalder - e il ministro Amato ha mostrato grande disponibilità a risolvere alcuni problemi che si trascinano da tempo e che possono contribuire a migliorare ulteriormente la situazione dell'ordine pubblico e delle forze di polizia in Alto Adige."

Durnwalder ha ricordato anzitutto che, con la sospensione del servizio militare obbligatorio, è venuta meno la possibilità di prestare il servizio sostitutivo nelle Forze dell’ordine, con effetti particolari in Alto Adige dove vengono a mancare giovani altoatesini di lingua tedesca ("oggi sono circa 120 su 850 appartenenti alle forze dell'ordine", ha ricordato Durnwalder) in passato destinati a servizi a forte contatto con il pubblico, nei quali va garantito al cittadino il diritto all’uso della madrelingua.
"Si registrano frequenti casi di cittadini di lingua tedesca che non possono usare la propria madrelingua nei rapporti con le forze dell'ordine, spesso i verbali sono solo in lingua italiana e ci si allontana sempre più dalla concreta attuazione della normativa costituzionale", ha sottolineato Durnwalder chiedendo al ministro Amato di adottare adeguate misure per garantire il bilinguismo nel servizio. Per raggiungere l'obiettivo è stato chiesto di creare presupposti giuridici per bandire concorsi a livello provinciale per la copertura dei posti. Analoga strada potrebbe essere seguita per sostituire il personale in pensione, stante le difficoltà di nuove assunzioni. "Il ministro Amato ha detto di comprendere il problema e di voler raccogliere tutti gli elementi necessari prima di sbloccare la situazione con un provvedimento adeguato", ha riferito Durnwalder.

Il Presidente della Provincia ha poi sottoposto al Ministro la necessità di non sopprimere la Scuola di Polizia di Bolzano, anche considerata la particolarità dell'area di confine. Amato ha spiegato che il Ministero è chiamato a chiusure anche in questo settore ma che per Bolzano si può pensare ad un'altra destinazione, come ad esempio un centro nazionale specialistico, collegata con la formazione linguistica e in  specifici settori. "Il ministro cercherà di non far chiudere la Scuola di Bolzano - così Durnwalder - e come Provincia ho comunque espresso la disponibilità a contribuire all’ammodernamento delle strutture e alla formazione attraverso progetti cofinanziati dall’Ue, dallo Stato e della Provincia nell’ambito di programmi comunitari."

Si è inoltre discusso dell'abolizione del divieto del porto d'armi per gli ex obiettori di coscienza, che, come ha ricordato il presidente Durnwalder, comportano serie limitazioni al diritto al lavoro per migliaia di cittadini che hanno prestato il servizio civile sostitutivo e che non possono accedere a professioni come, ad esempio, l’agente di polizia municipale o locale, il guardaparco, e inoltre non possono partecipare a sport olimpici e alla caccia. "Il ministro Amato ha chiara la questione e ha assicurato che cercherà di migliorare la situazione, se non direttamente con una modifica di legge quantomeno con una misura che limiti il divieto del porto di armi ad un determinato periodo evitando un'esclusione perpetua", ha sintetizzato Durnwalder.

In merito al divieto imposto agli Schützen di Germania e Austria di portare le armi storiche nei raduni in territorio italiano - in quanto la declassificazione di tali armi è in vigore solamente per la legge italiana - Durnwalder ha ricordato che questa situazione penalizza la loro partecipazione a raduni interregionali in Trentino Alto Adige, una tradizione molto sentita. "Il ministro Amato intende chiarire con i suoi funzionari la questione nei vari aspetti e si è detto fondamentalmente d'accordo con la mia proposta di valutare, in via transitoria, la possibilità che sia la Questura di Bolzano a concedere temporanee e particolari autorizzazioni agli Schützen di Austria e Germania in certi casi e per determinate manifestazioni", così Durnwalder.

Infine Giuliano Amato ha confermato a Durnwalder gli ottimi rapporti tra Italia a Austria, "si è informato sulla questione della tutela altoatesina e mi ha ribadito che anche nei casi di modifica della Costituzione, l'autonomia dell'Alto Adige non verrà toccata", ha concluso Durnwalder.

pf


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