Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Sviluppo e condizioni economiche dell'Alto Adige promossi a pieni voti in Italia

Per le condizioni economiche di partenza e i margini di sviluppo l'Alto Adige ha ottenuto il massimo dei voti, pari a 100, nell'ultima rilevazione condotta dal Centro studi Sintesi di Mestre, che ha studiato il grado di libertà economica (Index of Economic Freedom) in Italia. Soddisfatto l'assessore provinciale Werner Frick: "I risultati confermano che l'Alto Adige ha buoni presupposti per accogliere gli investimenti delle imprese."

Il Centro Studi Sintesi è un centro di ricerca che si dedica allo studio ed all’analisi dei principali fenomeni di natura sociale ed economica che caratterizzano le realtà territoriali del Nord Est e su scala nazionale.

Nella sua recente indagine sulla libertà economica del territorio, ha assegnato il primo posto all'Alto Adige, "un punto di forza che ora dovremo comunicare in maniera più mirata", sottolinea l'assessore provinciale Werner Frick, ricordando che la Provincia è alle prese con la costruzione del "Business Location Südtirol" (BLS) che punta proprio al marketing territoriale per promuovere nuovi insediamenti di imprese.

Nella ricerca dell'istituto specializzato del Nordest la provincia di Bolzano primeggia sulla base di precisi indicatori di libertà economica: il PIL, le condizioni di lavoro e quelle sociali, le infrastrutture culturali, la situazione finanziaria e fiscale. Dietro all'Alto Adige con il massimo dei voti (100 punti) nella graduatori finale figurano Parma (98,3), Reggio Emilia (96,8) e Trento (96,7). La media italiana si assesta invece sui 56,3 punti. Nelle singole categorie, l'Alto Adige primeggia nei settori "lavoro" e "fisco" ed è secondo dietro al Trentino nel settore "finanze." 
 
 

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