La collaborazione nel settore del lavoro tra la Provincia e la Aspiag è stata discussa nell'incontro del direttore della Ripartizione Lavoro, Helmuth Sinn, con Rober Hillebrand, il responsabile della più grande aziende del settore commerciale in Alto Adige.
Da sinistra, Manuela Girelli, Hubert Sparer, Helmuth Sinn e Robert HillebrandLa Aspiag gestisce in Alto Adige 164 punti di vendita Despar, 11 supermercati Eurospar e un Interspar-Store. Complessivamente l'azienda occupa oltre 1.300 lavoratori in tutta la provincia. Proprio queste dimensioni fanno della Aspiag uno dei princpali interlocutori della Ripartizione provinciale Lavoro. Il direttore Helmuth Sinn, che nell'incontro era accompagnato dal direttore dell'Ufficio Servizio lavoro Hubert Sparer, ha sottolineato la buona collaborazione degli uffici provinciali con l'impresa commerciale. In particolare sono stati ricordati i risultati molto positivi dell'attività di mediazione dell'Ufficio Servizio lavoro, a cominciare dal collocamento di persone invalide ma anche nel quadro dell'attività di sicurezza e tutela sul posto di lavoro. Attualmente sono in corso tra la Ripartizione provinciale Lavoro e la Aspiag diverse intese per l'inserimento in azienda di persone con disabilità e per l'attuazione di programmi di occupazione a favore di invalidi. Il coordinatore Hillebrand e la responsabile del personale dell'azienda, Manuela Girelli, hanno a loro volta ribadito le positive esperienze registrate con il servizio di conciliazione di controversie sul lavoro insediato presso l'Ufficio Servizio lavoro della Provincia.
Durante l'incontro è stato concordato che le parti proseguiranno, intensificandola, la buona collaborazione, soprattutto nei settori della mediazione lavorativa e dell'occupazione di persone diversamente abili. Positivo il bilancio finale del direttore di Ripartizione Sinn: "Con le nostre visite alle imprese di maggiori dimensioni intendiamo informarci sulle loro esigenze negli aspetti collegati al lavoro all'interno della singola azienda, così da poter ulteriormente adeguare i nostri servizi alle necessità dell'economia."
