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Entra in vigore la normativa nazionale contro il fumo

Da oggi (23 febbraio 2006) vige in Alto Adige la normativa nazionale per la tutela della salute dei non fumatori. Di seguito, alcune precisazioni dell’Assessorato alla sanità in merito alle differenze fra la legge nazionale e la legge provinciale.

Negli organi di informazione locali sono apparse informazioni in parte inesatte che possono generare incertezza fra i gestori dei locali e fra la popolazione su quanto previsto dalla normativa a livello nazionale per la tutela della salute dei non fumatori.

Sul Bollettino ufficiale della Corte costituzionale di ieri è stata pubblicata la sentenza che boccia la legge provinciale per la tutela della salute dei non fumatori. Da oggi (23 febbraio 2006) in Alto Adige vige quindi la normativa nazionale.

 

Differentemente dalla legge provinciale, la legge nazionale prevede che nei locali per fumatori, che devono attenersi ai criteri più severi previsti dalla normativa statale, vale a dire essere dotati di impianti di aerazione che prevedono un ricambio dell’aria 24 volte all’ora invece delle 19 previste dalla normativa provinciale, possano essere consumati pasti. La normativa provinciale prevedeva, invece, che anche nei locali per fumatori non possono essere consumati pasti.  
Un’altra differenza fra legge statale e provinciale riguarda il divieto di fumo negli spazi aperti di pertinenza di scuole e di centri giovanili. La normativa statale non prevede il divieto per gli spazi esterni, previsto invece per gli spazi interni. L’Assessorato alla sanità e politiche sociali auspica che i responsabili confermino la tutela della salute dei non fumatori, prevedendo anche negli spazi esterni il divieto di fumo. 
 

Per quanto riguarda le sanzioni previste, si conferma che sono rimaste invariate rispetto a quanto previsto a livello provinciale, cioè vanno da un minimo di 27,5 euro ad un massimo di 275 euro. Tali sanzioni erano state aumentate del 10% nella legge finanziaria del 2004.

Le sanzioni possono essere inflitte unicamente dall’autorità giudiziaria ed i gestori dei locali hanno l’unico dovere di far presente ai clienti l’obbligo di rispettare la legge che tutela la salute dei non fumatori.  Dovranno inoltre cambiare i cartelli di divieto di fumo, nei quali devono essere indicati gli estremi della legge nazionale invece che di quella provinciale.

L'assessore Richard Theiner annuncia che la Provincia intende in ogni caso far valere le proprie competenze nel settore sanitario, anche se si tratta soltanto di competenza secondaria. Theiner conferma che la Provincia intende subito mettersi al lavoro per elaborare un nuovo testo di legge che tenga conto delle direttive statali e che attraverso un regolamento di attuazione possa disciplinare nel dettaglio eventuali misure limitative.

FG


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