News 2015
Assegnazione di aree produttive: accolta la proposta di riforma presentata dall'ass. Frick
In futuro le assegnazioni di tereni produttivi alle aziende dovrebbe avvenire in tempi più rapidi. La Giunta provinciale nella seduta di oggi, lunedì 13 febbraio, ha approvato la proposta di legge presentata dall'assessore Werner Frick.
Con l'istituzione di una sorta di Conferenza dei vari uffici provinciali interessati per l'assegnazione di aree produttive alle aziende il disegno di legge approvato dalla Giunta provinciale nella seduta di oggi, lunedì 13 febbraio, su proposta dell'assessore competente Werner Frick, si intende accelerare le pratiche burocratiche per giungere ad una più rapida assegnazione dei terreni. Nell’ambito della Conferenza degli uffici dovrebbero, infatti, essere esaminati tutti gli aspetti relativi all’assegnazione delle aree. Come sottolinea Frick, in tal modo sará possibile meglio coordinare l'operato degli uffici coinvolti nella procedura di assegnazione delle aree.
Tra le novità che dovrebbero essere introdotte, la previsione della competenza primaria della Provincia nella predisposizione del piano di attuazione con la possibilità, come pone in evidenza l'assessore Frick, di delegarla per convenzione. In tal modo, la procedura per il rilascio della concessione edilizia potrebbe essere avviata prima dell'approvazione del piano di attuazione
La nuova normativa intende modificare le sanzioni previste per i titolari delle aziende che operano nelle zone produttive in base al tempo che rimane ancora sino all’esaurimento del vincolo nei confronti della Provincia. Le sanzioni dovrebbero essere pesanti nell'arco dei primi cinque anni di attività dell'azienda a partire dall'assegnazione in caso di cessione di aree a terzi, mentre dovrebbero essere più "leggere" negli anni successivi, e venir meno ad esempio per la cessione dell'azienda al raggiungimento dell'età pensionabile.
La proposta di legge contiene delle novità anche per il commercio al dettaglio nelle zone produttive; per le tabelle merceologiche previste la superficie massima di vendita potrà passare dagli attuali 2.500 a 3.500 metri quadri. Nei comuni con oltre 10.000 abitanti, in futuro dovrebbe essere possibile la vendita al dettaglio di materiali da costruzione e mobili su una superficie massima di 5.000 metri quadri. Per la vendita di automobili non dovrebbero sussistere limitazioni.
Il testo di legge, che è una modifica di una parte della Legge urbanistica del 1997, sarà ora trasmesso al Consiglio provinciale.
La Giunta ha inoltre deciso di aumentare l’area per la vendita di mobili al dettaglio nelle aree produttive dagli attuali 2500 a 5000 mq.
SA