News 2015
Approvati i nuovi criteri per le agevolazioni alle cooperative
Migliorare le possibilità di erogazione delle prestazioni di assistenza tecnica, favorire il rafforzamento patrimoniale delle cooperative, velocizzare l'iter di erogazione dei contributi: sono tra i punti qualificanti dei nuovi criteri per la concessione delle agevolazioni per lo sviluppo dell’economia cooperativa, approvati dalla Giunta provinciale su proposta dell'assessora Luisa Gnecchi.
A beneficiare dell’introduzione delle nuove agevolazioni sono le 87 cooperative sociali attualmente presenti in Alto Adige, cui si aggiungono una trentina di cooperative di lavoro che rientrano nei criteri della legge (cooperative di lavoratori posti in mobilità, sperimentazione di nuove forme imprenditoriali, imprenditoria femminile). L'assessora Luisa Gnecchi, che ha portato la proposta in Giunta, sottolinea "l’assoluta centralità del rafforzamento patrimoniale al fine dello sviluppo delle società cooperative, e delle cooperative sociali in particolare. Da parte della Provincia continueranno ad essere messe in atto le necessarie misure di sostegno a tal fine."Le modifiche apportate sono il risultato di quanto concordato nel corso del 2005 dal gruppo di lavoro “Sviluppo della cooperazione sociale in Alto Adige”, composto dagli esperti della Ripartizione Innovazione, ricerca, sviluppo e cooperative, e dalla Ripartizione Politiche sociali della Provincia nonché da rappresentanti delle Centrali cooperative.
Oltre a migliorare l'intero iter di erogazione dei contributi e facilitare quindi il lavoro dell’Amministrazione, le modifiche introdotte perseguono obiettivi precisi: facilitare l'accesso ai contributi per la capitalizzazione iniziale e successiva delle cooperative, attraverso la riduzione della soglia minima e altre modifiche ai criteri di concessione, al fine di favorire il rafforzamento patrimoniale delle cooperative; migliorare le possibilità di erogazione delle prestazioni di assistenza tecnica (studi di fattibilità e tutoraggi) a favore delle cooperative da parte delle associazioni di rappresentanza, non limitando più l’intervento alla sola fase iniziale ma estendendolo alle situazioni in cui si ha la necessità di una profonda verifica e revisione della gestione della cooperativa. I nuovi criteri, inoltre, puntano a riqualificare alcuni degli altri interventi previsti dalla legge, come i contributi per spese di investimento, definendone meglio forme e contenuto.
Oltre alle modifiche apportate, la riqualificazione della legge provinciale 1/1993 passa necessariamente anche per un significativo incremento degli stanziamenti previsti su tale legge: "In tal senso i fondi previsti nel bilancio 2006 sono stati praticamente triplicati rispetto al bilancio iniziale 2005", sottolinea l'assessora Gnecchi. Le Associazioni avranno il compito di sensibilizzare gli amministratori delle cooperative aderenti sui nuovi criteri e sulla necessità di vigilare sulla presenza di una adeguata struttura patrimoniale.
pf