Giornata dell’Autonomia 2014

News 2015

Avviati i progetti Slow food in Alto Adige

Valorizzazione del Bauernspeck, delle albicocche della Val Venosta e di altri prodotti di altissima qualità e tradizione, organizzazione di corsi Master of Food in collaborazione con le scuole di formazione professionali per l'economia domestica, itinerari gastronomici e ricette particolari: sono alcuni dei progetti che Slow Food Italia realizzerà in Alto Adige nel 2006 nel quandro del programma Leader+ Alto Adige. Alla presentazione oggi (martedì 13) a Bolzano erano presenti tra gli altri il presidente della Provincia Luis Durnwalder, gli assessori Werner Frick e Hans Berger.

Il presidente Durnwalder, gli assessori Frick e Berger alla presentazione del progetto con i responsabili e i partner dell'iniziativa di Slow Food (Foto USP/Pertl)
I progetti che Slow Food Italia realizzerà in Alto Adige nel 2006, nell’ambito di una collaborazione con il programma Leader+ Alto Adige, hanno il patrocinio della Provincia autonoma e sono stati illustrati oggi (martedì 13) a Palazzo Widmann alla presenza tra gli altri dal presidente Luis Durnwalder, degli assessori Werner Frick e Hans Berger, dai responsabili di Slow food e dai rappresentanti della Camera di Commercio di Bolzano, che sostiene l'iniziativa al pari di AAM, scuole professionali, Fondazione Carispa. 

Con la collaborazione di Slow Food, il programma Leader+ promuove le risorse della tradizione intervenendo sia nel campo della tutela dei prodotti rari e di nicchia attraverso la realizzazione di alcuni Presidi, sia nella formazione e informazione dei produttori sulle esperienze e la filosofia sperimentata con successo da Slow Food. Il presidente Durnwalder ha sottolineato infatti che questa iniziativa "contribuisce a valorizzare le zone di montagna e in particolare quelle marginali, applicando nel concreto le direttive UE e avvalendosi di sperimentazioni già riuscite in Italia." Come hanno ribadito Frick e Berger, proprio in Alto Adige "destinazione turistica per vocazione, è fondamentale poter non solo ammirare la natura e le sue bellezze ma anche degustare i suoi prodotti."

Dopo la realizzazione del Presidio dell’Ur Paarl della Val Venosta, è stato realizzato un secondo presidio riguardante il Graukäse della Valle Aurina. I nuovi progetti riguardano la valorizzazione del Bauernspeck, delle albicocche della Val Venosta, dello Schüttelbrot e della razza grigio alpina. 
I contatti aperti con l’associazione Nazionale di Slow Food  in Italia hanno permesso inoltre di indentificare alcuni ulteriori campi di intervento che riguardano la formazione, attraverso l’organizzazione di alcuni corsi Master of Food in collaborazione con le scuole di formazione professionali per l'economia domestica ed altre iniziative nel settore editoriale: la realizzazione all’interno della collana editoriale Itinerari Slow di una pubblicazione dedicata all’Alto Adige, con particolare attenzione alle realtà meno conosciute e meno frequentate dal turismo di massa (val d'Ultimo, val Sarentino, Alta val d'Isarco, valle di Tures) e la creazione - sempre nel 2006 - di un ricettario della cucina tradizionale dell’Alto Adige con un centinaio di ricette.

Tra i punti salienti dell’attività di Slow Food in Alto Adige  spicca inoltre l’opera di riscoperta dei giacimenti golosi attraverso la catalogazione del patrimonio agroalimentare locale e la compilazione di uno studio dei prodotti di grande qualità segnalati dall'Arca del Gusto (tra cui Kaminwurz, Schüttelbrot, asparagi di Terlano, le Kloaznbirnen, piccole pere coltivate in quota, formaggio Stelvio) e raccolti in un Atlante dei prodotti tradizionali (con 130 proposte) realizzato con la Camera di Commercio di Bolzano. Nel 2006, inoltre, Slow food patrocina il Festival del formaggio a marzo a Campo Tures.

 
Slow Food
Nata nel 1986 in Italia, Slow Food è un organizzazione che si occupa della salvaguardia delle risorse endogene e opera per la salvaguardia di prodotti e tradizioni agroalimentari in via di estinzione, la valutazione di osterie e locande rappresentative del territorio, di vini, della realizzazione di itinerari cultural-gastronomici, dell’organizzazione di corsi di formazione al gusto. Il messaggio e la filosofia Slow Food (80mila iscritti in 104 Paesi) vengono diffusi anche attraverso l'organizzazione di rinomate fiere come “Cheese” e il “Salone del Gusto” di Torino.

pf

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